La nuova Italia guidata da Luciano Spalletti è pronta ad affrontare la “bestia nera” Macedonia del Nord in occasione delle qualificazioni agli europei del 2024. Gli azzurri sono pronti a riscattarsi dopo il mancato accesso ai Mondiali di Qatar, ed a porre un primo mattone per una gloriosa restaurazione. L’ex tecnico del Napoli si affida a Ciro Immobile in avanti, affiancato da Matteo Politano e Mattia Zaccagni. Nel 4-3-3 azzurro c’è spazio anche per il duo Barella-Tonali, mentre in difesa spazio al quartetto Di Lorenzo, Mancini, Bastoni e Dimarco. La squadra dei Balcani si affida alle solite certezze e ad un 4-2-3-1 flessibile ed equilibrato.
PRIMO TEMPO
I ragazzi di Spalletti partono subito mettendo pressione sugli avversari e prendendo in mano il pallino del gioco. Gli azzurri tentano la giocata in verticale con grande insistenza, cercando di sfruttare gli scatti degli esterni d’attacco e i movimenti a rientrare di Immobile. Al minuto 13′ gli azzurri si rendono protagonisti di un bel fraseggio in area della Macedonia, ma il suggerimento di Dimarco non trova un compagno e l’azione si perde. Al minuto 18′ Politano perde palla malamente e permette alla Macedonia di partire in contropiede, ma il tutto si chiude con un colpo di testa che finisce di poco a lato. Al minuti 21′ Sandro Tonali viene pescato in profondità, ma l’ex Milan colpisce il palo. Gli azzurri sono volenterosi, giocano a ritmi alti ed a pochi tocchi, ma manca qualcosa nell’ultimo passaggio. Al 31′ i padroni di casa si riaffacciano dalle parti di Donnarumma, ma Mancini blocca efficacemente il tentativo di cross. Al 38′ Elmas ci prova dalla distanza, ma Donnarumma para senza problemi. Al 40′ gli azzurri sfiorano il vantaggio con una bella azione orchestrata da Immobile, Zaccagni e Dimarco, ma sulla conclusione decisiva Alioski si immola e devia la conclusione. Termina sul punteggio di 0-0 la prima frazione di gioco.
SECONDO TEMPO
Spalletti decide di inserire Zaniolo al posto di Politano, e gli effetti si vedono subito. L’ex Roma si rende protagonista di un’azione a destra che si chiude con il colpo di testa vincente di Ciro Immobile, arrivato anche grazie alla testardaggine di un ottimo Barella, che ha contribuito in maniera decisiva allo sviluppo dell’azione. I padroni di casa tentano di reagire cercando di sfruttare prevalentemente palle ferme e contropiedi, ma gli azzurri limitano bene le offensive dei macedoni. Con l’andare avanti della sfida gli azzurri riprendono in mano il controllo del pallone e dei ritmi, con il chiaro intento di incrementare il vantaggio. Al minuto 65′ l’Italia scambia rapidamente a limite dell’area avversaria, mandando alla conclusione sia Zaniolo che Tonali, ma entrambe le conclusioni vengono ribattute dalla difesa di casa. Al 67′ Elmas lascia partire un destro a giro insidiosissimo che si spegne di poco sul fondo. I ritmi della gara si abbassano inevitabilmente e l’Italia perde lucidità, un fattore che consente ai macedoni di prendere coraggio. All’81 i padroni di casa riescono a pareggiare con uno splendido calcio di punizione di Bardhi, che rimette tutto nuovamente in equilibrio e va a sublimare il momento positivo dei suoi. Gli ultimi minuti di gara sono caratterizzati da continui stop per crampi e perdite di tempo da parte dei macedoni, decisi a portarsi un preziosissimo punto a casa. Nonostante il forcing finale gli azzurri non riescono a trovare la rete della vittoria, complicando cosi il cammino verso Euro 2024.