Hamrin – Il mondo del calcio piange la scomparsa di Hamrin, svedese che ha trascorso quasi tutta la propria carriera in Italia: aveva 89 anni.
Il mondo del calcio saluta Kurt Hamrin. A 89 anni – a novembre ne avrebbe compiuti 90 – è scomparso l’ex attaccante e allenatore svedese che ha trascorso quasi tutta la sua carriera in Italia.
Nato a Stoccolma, ha debuttato nell’AIK dove ha giocato 4 anni prima di essere acquistato dalla Juventus nel 1956. 8 gol nella prima stagione, ma con l’arrivo di Sivori e Charles i bianconeri sono costretti a cederlo. Un anno in prestito al Padova di Nereo Rocco, con cui segna 20 gol in 30 partite.
La Fiorentina si decide a investire su di lui e lo acquista. Veste la maglia viola per 10 anni segnando in totale 208 gol in 362 partite, che lo rendono il miglior marcatore della storia del club e lo straniero con più presenze dietro solo ad Antognoni, Brizi e Merlo. In Serie A ha segnato 151 gol, superato solamente da Gabriel Omar Batistuta nel 2000 ed è con 12 gol attualmente il calciatore più prolifico nelle coppe europee davanti a Mutu, Batistuta e Gilardino.
Nel 1967 passa poi al Milan, con cui gioca due anni, e al Napoli, altre due stagioni, prima di concludere la propria carriera in patria, all’IFK.
Hamrin ha conquistato un campionato e una Coppa dei Campioni con il Milan, due Coppe delle Coppe – con i rossoneri e la Fiorentina – e due Coppe Italia – con la Viola. Nonostante la quantità di gol realizzati però, lo svedese non ha mai vinto il titolo di capocannoniere in Serie A.
Con la Nazionale conta 16 gol in 32 presenze. 4 reti le ha segnate nel Mondiale casalingo del 1958, perso in finale contro il Brasile di Pelè. Storico il suo gol nei quarti di finale contro l’URSS di Yashin nella vittoria per 2-0 e segnò anche in semifinale contro la Germania Ovest.