Lukaku: “Ecco perché è finita con l’Inter. Ho rifiutato anche il City”

Lukaku: “Ecco perché è finita con l’Inter. Ho rifiutato anche il City”

(Photo by Catherine Ivill/Getty Images)

Romelu Lukaku esce allo scoperto, promette di dire la verità, tutta la verità, e così è stato. Nell’ultima intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport sono tanti i retroscena e le parole sorprendenti del gigante belga. Dall’addio doloroso all’Inter, al mancato rinnovo, fino all’approdo al Chelsea. Le parole di Romelu Lukaku:

Mondo Inter

“Dirigenti Inter sono il top ma i tifosi nerazzurri sono veramente i migliori del mondo. Mi ha fatto male che l’Inter mi ha detto no per il rinnovo, sarei rimasto 100%. Guardo tutte le partite dell’Inter. Tutte, tutte. Quando l’Inter ti tocca è così. Ora è giusto parlare, prima non era il momento giusto. Ho l’Inter nel cuore e tornerò“.

Perché è finita con l’Inter

“La gente a Milano ed i tifosi dell’Inter sono i migliori del mondo. Però come calciatore io sono cresciuto da bambino come tifoso del Chelsea, ci sono anche delle immagini di quando sono andato a 15 anni a Stamford Bridge. La prima avventura a 18 anni non è andata bene ma nella mia testa avevo sempre quella sfida. Nella mia carriera cerco sempre di affrontare le difficoltà, è sempre stato così, mi stimola. Trovo qualcosa in me per migliorare e aiutare la squadra in cui gioco”.

Il mancato rinnovo

“Dopo il secondo anno nella quale abbiamo vinto lo scudetto sono andato coi dirigenti ed ho chiesto il rinnovo ma non hanno voluto. Ho 28 anni, la mia famiglia stava molto bene a Milano, avevo in progetto di far venire mio figlio, mia madre qui in Italia per vivere tutti assieme qui”.

Perché Lukaku è andato via

Non è una questione di soldi. Qui si parla di momenti, fiducia, sfide. Il fatto di non aver mai vinto nulla in Inghilterra in otto anni mi dava molto fastidio. Tornare qui nella squadra per la quale tifavo da bambino è stata una possibilità alla quale era difficile dire di no”.

Inzaghi

“Inzaghi è stato un vero uomo con me. Il rapporto con lui è veramente top. Appena è diventato allenatore ha chiamato Handanovic e poi me. Mio fratello mi ha parlato benissimo di lui e la sua Inter gioca benissimo, segnano tutti. Calhanoglu fa benissimo, sono felice per lui”.

Su Lautaro

“Lautaro mi manca? Si, per Lauti potevo morire in campo. Insieme al Chelsea? No no resti lì, torno io all’Inter. Il gioco di Lautaro per me era top, dal primo giorno ho capito che avremmo fatto grandi cose. Intesa naturale”.

Conte e rinnovo

“Ora voglio vincere contro di lui, è uno stimolo perché contro di lui ho sempre perso. Se Conte fosse rimasto sarei rimasto all’Inter? No, l’unica cosa era il rinnovo. Se l’Inter avesse accettato il rinnovo, non saremmo qui a Londra a parlare ma a Milano. Io sapevo che c’era la possibilità di vincere anche con Inzaghi”.

In Italia solo l’Inter

“In Italia c’è solo l’Inter per me, mi sono arrabbiato col mio procuratore quando ha parlato con la Juve. È chiaro, in futuro o torno all’Inter o torno all’Anderlecht. Se mi chiamassero Milan o Juve? Mai“.

La difficile situazione al Chelsea

“Fisicamente sto bene. Non sono contento della situazione, ma è normale. Il mister (Tuchel, ndr) ha fatto una scelta di modulo differente ed io non devo mollare. Sono un professionista e devo continuare a lavorare anche se non sono contento. Stiamo cercando di trovare un modulo dove io e lui possiamo adattarci ed aiutare la squadra”.

Su Tuchel

“Penso che potrebbe farmi giocare di più ma devo rispettare le sue scelte. Continuo a lavorare ed aspetto il mio momento. Parleremo con Tuchel e vedremo la situazione”.

Questione Lukaku-Ibrahimovic

“Se mi cerchi, io arrivo (ride, ndr)”.

Su Eriksen

“È stato un momento difficile per me. Ho passato più tempo con quella squadra che con la mia famiglia. Quando è capitato il malore ad Eriksen mi sono sentito male. Non ho dormito per tre giorni. La sua camera era affianco alla mia. Spero per lui che stia bene, che possa riprendere la vita normale e che sia felice”.