Luiz Felipe Scolari, detto Felipão, ha ufficialmente terminato la sua carriera da allenatore in Brasile. Uno dei maggiori simboli del calcio sudamericano, si ritira dopo 40 anni in panchina e 28 trofei conquistati in giro per il mondo. Il più importante sicuramente è stato il Mondiale vinto nel 2002 in Giappone e Corea del Sud con la nazionale del suo paese. L’ultimo capitolo è stato l’Athletico Paranaense, iniziato a maggio con la squadra quintultima e finito con il sesto posto e la qualificazione alla Copa Libertadores.
Luiz Felipe Scolari ha allenato 18 club e tre nazionali. Ha toccato Brasile, soprattutto, ma poi anche Kuwait, Cina, Giappone, Inghilterra con il Chelsea, Portogallo, Arabia Saudita e persino l’Uzbekistan. Felipão ha guidato il Brasile in due momenti nettamente opposti. Il 2002, l’anno della riscossa dopo la sconfitta in finale nel 1998 con la strana vicenda di Ronaldo. L’anno in cui si prese cura personalmente del Fenomeno, abbandonato a se stesso da Cuper all’Inter, e rimesso in forma da Scolari e dallo staff della nazionale brasiliana. Ronaldo non riuscì per pochissimo a conquistare lo Scudetto in Italia, ma fu determinante ai Mondiali con 8 reti e la doppietta in finale. Il secondo successo arrivò nel 2013, alla seconda esperienza, con la conquista della Confederations Cup. Dalla delizia alla croce. Il 2014 fu l’anno del Mineirazo. La sconfitta per 1-7 contro la Germania in semifinale nella Coppa del Mondo ospitata in casa. Non solo una delusione, ma una vera e propria umiliazione nella casa del futbol bailado. Nel mezzo, l’esperienza come CT del Portogallo dal 2003 al 2008. Anche lì c’è voluto parecchio carattere. La sconfitta nella finale degli Europei del 2004 a Lisbona contro la Grecia, la sconfitta in semifinale ai Mondiali del 2006 con la Francia e poi quella ai quarti di Euro 2008 con la Germania.
Dopo l’esperienza lusitana arrivò il Chelsea, ma fu un’esperienza negativa conclusasi nel febbraio della prima stagione con l’esonero. I successi maggiori, invece, sono arrivati con il Gremio, allenato quattro volte, e con il Palmeiras, allenato in tre occasioni. Con il Gremio ha vinto la Copa Libertadores nel 1995, il campionato brasiliano nel 1996, la Coppa del Brasile nel 1994, la Recopa sudamericana nel 1996 e due volte il campionato Gaucho. Con il Palmeiras, invece, la Libertadores nel 1999, il campionato nel 2018, due Coppe del Brasile nel 1998 e nel 2012, la Copa Mercosur nel 1998. I successi, però, sono arrivati anche con i cinesi del Guangzhou con tre campionati, una coppa nazionale, due supercoppe e, soprattutto, la vittoria della Champions League asiatica nel 2015. Scolari non si è fatto mancare neanche il trionfo nel campionato uzbeko nel 2009 con il Bunyodkor e la coppa del Kuwait (di cui ha allenato anche la nazionale vincendo la Coppa delle Nazioni del Golfo) con l’Al Qadisiya.
Luiz Felipe Scolari rimarrà sempre nell’Olimpo dei protagonisti del calcio del Brasile. La sua carriera, costellata di grandi trionfi e di cocenti delusioni, è stata ricordata dai suoi club sui social con grandi apprezzamenti. E dopo una storia di questo tipo, è proprio il caso di dire: Obrigado, mister!