Luis Alberto all’attacco: “Alla Lazio è tutto sporco. Dopo Inzaghi e Tare..”
Intervista particolare e inaspettata quella di Luis Alberto. L’ex Serie A ha attaccato la Lazio, spiegando le ragioni del suo addio. Parole cruciali.
Luis Alberto è ormai acqua passata per la Lazio e tra i tifosi. Lo spagnolo, il famigerato Mago, ha lasciato la Capitale quest’estate, scegliendo una meta esotica come ultima tappa, probabilmente, di carriera. Si è trasferito all’Al Duhail, in Qatar e con precisione a Doha, sua capitale. Guadagna tanti soldi oggi Luis Alberto, seppur il successo sia invece sparito. Ma era l’unica soluzione plausibile per lui, pur di dire addio alla Lazio. Sono stati anni lunghi, intensi, pieni di ammirazione da parte dei tifosi, i suoi in biancoceleste. Inutile dire che lo spagnolo è stato un punto fermo della formazione laziale per davvero tanto tempo. Prima con Inzaghi, poi con Sarri.
Più volte nel corso della sua carriera a Roma si è sentito però parlare di qualche screzio di troppo con la società, ma Luis è sempre rimasto, tranne quest’estate, dove l’addio era inevitabile. Cosa lo ha condotto a cambiare casacca? Lo ha spiegato personalmente ai microfoni di Cronache di Spogliatoio, descrivendo l’ambiente biancoceleste soprattutto dell’ultimo periodo. Parole al veleno quelle del centrocampista, che lasciano certamente spiazzati.
La verità di Luis Alberto: “Sarei rimasto a vita alla Lazio”
L’addio di Luis Alberto non è stato voluto, almeno nel profondo delle sue intenzioni. Ha spiegato bene tutto il Mago nella sua intervista:
“Non sarei mai andato via dalla Lazio. Sarei rimasto a vita… Ma ditemi uno che è uscito bene dalla Lazio. Fanno così: guardate ora proprio Cataldi… era lì fin da piccolo. In altre squadre almeno ti fanno fare un saluto o una conferenza stampa. Radu, ma anche con Lulic e Milinkovic-Savic, a nessuno di loro è stato concesso questo. Tutti escono male perché non parlano in faccia, è un peccato”.
Ma non è finita qui. Continuando, Luis Alberto ha spiegato che c’è una differenza netta col passato, quando in società c’erano Inzaghi e Tare. Ha così raccontato i fatti: “La Lazio è una società speciale, ma non per le persone che ci sono dentro, ma per quello che c’è fuori, che è una roba pazzesca. Ho tanti amici tifosi, quando parli con loro è tutto. C’è gente che lo mette davanti alla famiglia. Noi eravamo felici dentro perché c’erano Inzaghi e Tare. Con Igli ho litigato mille volte, ma sapevamo che eravamo due persone giuste e trovavamo la ragione. Dopo quel periodo è finito tutto”.
Infine, il centrocampista ha concluso con un attacco diretto alla società. Parole che hanno spiazzato molti tifosi: “Quella è stata la differenza, anche quando è andato via Sarri, era finito il ciclo. Avevo appena rinnovato, per me l’idea era restare a vita. Non mi andava però di rimanere in un posto in cui non vedevo niente di pulito. Non sono mai stato zitto. Era il momento di andarmene e stare più tranquillo calcisticamente”.