L’Udinese riparte dal figlio d’arte: a giugno arriva in Friuli | Suo padre ha scritto la storia della Serie A
Tanta fiducia nella Friuli bianconera nonostante lo spettro Serie B. Così l’Udinese riparte da un figlio d’arte, a giugno alla Dacia Arena.
Due indizi non faranno una prova, ma altrettanti gol presi in extremis in poco più di una partita dovrebbero gettare nello sconforto l’Udinese, sconfitta dalla Roma nella prosecuzione del match sospeso per i problemi occorsi a Ndicka, ripresa in extremis a Bologna.
Anche le notizie sulla rottura con Federico Balzaretti dovrebbero far presagire nulla di buono. Galeotto lo strappo definitivo (risultati negativi a parte) del Bentegodi quando il direttore sportivo bianconero aveva confermato a gran voce in tv Cioffi, esonerato di lì a breve.
Le situazioni di Samardzic e Silvestri, inoltre, sono quelle che sono: nel primo caso la Juventus potrebbe prenderlo con un’operazione da 15-16 milioni di euro con l’inserimento nella trattativa di Nicolussi Caviglia, nel secondo caso il portiere bianconero (che già non viveva un periodo felice) ha riportato una lesione contusiva distrattiva miofasciale del gemello mediale della gamba sinistra, con tempi di recupero tutti da monitorare.
Eppure c’è tanta fiducia attorno a un club che a oggi sarebbe retrocesso in Serie B, nonostante ha il futuro nelle proprie mani grazie ancora a scontri diretti da disputare, ma da vincere. “C’è un’aria diversa con l’arrivo di Fabio Cannavaro, la sua esperienza ci può dare una grande mano”. Parola di Sandi Lovric. Per tutto il resto c’è il mercato. In entrata.
Occhi puntati su…
Non solo la suggestione Alexis Sanchez che a Udine è letteralmente sbocciato in quel triennio magico dopo i bianconeri si confrontavano con eurorivali, non solo l’interesse per Augustin Giay, talentuoso talento argentino, classe 2004 laterale del San Lorenzo nonché nazionale sub-20 e nel giro della Selecciòn.
Da luglio in poi l’Udinese avrà un nuovo acquisto in rosa. Sembra tutta in discesa, infatti, la trattativa per Damian Pizarro, attaccante del Colo Colo e della nazionale cilena. Accordo, in pratica, già trovato a gennaio, ma la decisione era quella di lasciarlo al club cileno fino al termine della stagione.
Nel nome del padre
L’idea è quella di far aggregare Damian Pizarro con la Primavera, con tanto di spola con la Prima Squadra. Ovviamente in Serie A. Suo papà ha lasciato ricordi indelebili in Friuli, nei quattro anni di fila di permanenza in bianconero.
Il Pek era un trequartista quando venne preso proprio dal Colo Colo. In Italia la grande trasformazione in uno dei registi migliori di tutta la Serie A. Sei anni complessivi a Udine prima di consacrarsi con Inter, Roma, Manchester City e Fiorentina. Ora tocca a suo figlio, ma prima la certezza di restare in Serie A.