Lorenzo Lucca, un ribelle a Pisa contro le gerarchie dei più grandi

Lorenzo Lucca, un ribelle a Pisa contro le gerarchie dei più grandi

Photo: Alessandro La Rocca/LaPresse

Altezza, fisicità, carattere, molto carattere. Questo è Lorenzo Lucca, il nuovo centravanti del Pisa che ieri contro l’Alessandria, alla sua seconda presenza in Serie B, ha siglato la doppietta della vittoria. Due gol in cinque minuti, dopo essere entrato a partita in corso. Ma c’è stato un percorso dietro al classe 2000 di Moncalieri (Torino), relativamente breve, che lo ha visto bruciare le tappe molto in fretta.

IN GIRO TRA LE GIOVANILI

Lucca cresce nel settore giovanile del Vicenza, dove ha l’opportunità di debuttare in Serie C a 17 anni. Poi, si mette in evidenza a Brescia dove in Primavera 2 segna ben 16 in 18 partite, una media di quasi un gol a gara. Il Torino, così, decide di puntare su di lui, ma senza grandissimi risultati e speranze (2 reti e 3 assist in 8 match di Primavera 1).

A PALERMO CON I GRANDI

A gennaio 2020, il direttore sportivo del Palermo, Renzo Castagnini, decide di puntare su di lui all’ultimo giorno di mercato. Un’operazione eseguita in fretta, e all’improvviso. Il club rosanero era reduce dalla ripartenza in Serie D, e quale migliore occasione per puntare sui giovani, tra l’altro obbligatori da schierare in campo. Un esordio vincente, al Renzo Barbera, con 16.000 spettatori sugli spalti. L’avversario è il Biancavilla, il quale aveva fatto clamorosamente fuori la squadra di Rosario Pergolizzi a inizio stagione dalla Coppa Italia di categoria. La partita la sblocca un altro giovane talento, Andrea Silipo, con un tiro a giro alla Del Piero. Folla in delirio.

Al minuto 61, Lucca prende il posto dell’eterno Ferdinando Sforzini per dimostrare di saperci fare. Passano 17 minuti: Silipo mette un traversone dalla destra, Lucca spinge il pallone in rete a porta vuota. Non chissà quale gol, ma l’esordio con bonus è sempre un buon biglietto da visita. Nelle successive partite, altri frammenti in campo, senza lasciare il segno. Ci sta. Poi, il campionato viene fermato per il Covid, ma il Palermo viene promosso tranquillamente in C da prima in classifica.

DIETRO NELLE GERARCHIE IN SERIE C

Nella stagione successiva, i rosanero fanno un discreto mercato per rinforzare la rosa in vista della Serie C, meno per l’attacco. Sulla carta, il giocatore chiamato a fare il titolare è Andrea Saraniti, svincolato dal Lecce e palermitano di nascita. Lui la C l’ha fatta, ma senza realizzare tanti gol. Lucca parte dopo nelle gerarchie, giustamente, con la speranza di prendere consigli utili per il suo percorso di crescita. Saraniti stenta a ingranare le marce, con occasioni sbagliate che mandano sulle furie i tifosi. Lucca è sempre pronto a sostituirlo a partita in corso, giocando gli ultimi quarti d’ora. Il palermitano riesce a sbloccarsi alla settima partita, contro la Juve Stabia, con un bel colpo di testa ad anticipare il portiere sul secondo palo. Sembra essersi sbloccato per prendere in mano l’attacco del suo Palermo. Realizza altri tre gol nelle successive 5 partite: i rosanero hanno finalmente trovato il bomber.

TITOLARE

Ma ecco il giro di boa, perché Lucca realizza la sua prima doppietta tra i professionista nella stessa partita in cui Saraniti segna il suo ultimo gol. Per la cronaca, un divertentissimo Palermo-Viterbese finito 3-3. Ma c’è qualcosa che fa storcere il naso. Dopo aver segnato il primo gol, Lucca si rivolge verso la tribuna stampa del Barbera, quasi provocando con qualche parolina di troppo i giornalisti per le diverse critiche che ha ricevuto e di un’exploit che ancora doveva arrivare. Quasi a rovinare un po’ la gioia di chi lo aspettava da tempo e ragionando sul fatto che, caratterialmente, c’è ancora qualcosa su cui lavorare.

Due partite dopo, contro la Casertana, Lucca parte titolare, ringraziando la fiducia di Roberto Boscaglia in panchina. Fiducia ripagata, perché arriva un altro gol. Un passaggio di consegne, il ribaltamento della gerarchia. Il ragazzino, come definito da molti, guadagna sempre più campo nel superare Saraniti nelle gerarchie per diventare il titolare.

E ci riesce. Poi, vabbè, sgancia pure la bomba. Letteralmente. Sempre al Barbera, perché in trasferta è più sfortunato nel segnare, decide di prendersi un enorme responsabilità. L’avversario è il Bari di Mirko Antenucci e il Palermo è sotto per 1-0 fino al minuto 89. I rosa guadagnano una punizione, e Lucca, dopo aver guadagnato il fallo, prende immediatamente il pallone per batterla. No Floriano, no Silipo, ma Lucca. Ricorsa, botta, gol, neanche Flash. Frattali tra i pali stava ancora aspettando il pallone. Per di più, una (non) esultanza stando letteralmente immobile, un po’ come faceva Mark Bresciano, come a dire: “Visto?“. Almeno stavolta, le parole non le ha usate. Meglio così, finisce 1-1 e tutti contenti.

PROTAGONISTA

Il palco ormai è tutto per lui: segna anche al Teramo e alla Ternana dei record. E lo fa in tutti i modi: di piede, di rapina, ma sopratutto di testa, diventando così il suo marchio di fabbrica. Deve calmarsi un po’ con i falli, a volte ingenui e con proteste che posso costare care. Infatti, per l’Avellino è squalificato e il Palermo perde. Più che altro per un tiro da centrocampo di Silvestri (palermitano), con Pelagotti fuori dai pali.

Al ritorno in campo, Lucca si diverte. Contro Bisceglie e Turris (in trasferta!), una doppietta a entrambe. Quattro dei cinque gol segnati a queste due squadre sono suoi. Due vittorie su due. Da qui in poi, un periodo leggermente più nero. Non riesce a segnare per quattro partite, per poi farsi espellere direttamente a Pagani. Il Palermo se la cava bene ma non benissimo con i risultati. Secondo rientro, stavolta è tripletta: il 3-2 alla Casertana è tutta opera sua.

Ma sembra essere allo stesso tempo la fine e l’inizio di un nuovo capitolo. Con il Monopoli si fa male al ginocchio e deve uscire dal campo in anticipo. Il suo campionato finisce qui. Il Palermo, comunque, grazie all’ascesa di Valente grazie al nuovo tecnico Filippi (ex vice di Boscaglia), riesce a qualificarsi per i playoff per poi uscire agli ottavi di finale. E chissà che cosa poteva succedere con un Lucca in più. Uno stop dettato anche dalle voci di mercato? Può darsi, anche se non c’è la certezza assoluta. Perché, intanto, il suo valore è aumentato e club di Serie A come Sassuolo, Genoa, Udinese e Bologna lo vogliono.

B-ENVENUTO

Alla fine, dopo una tormentata prima parte d’estate, lo prende il Pisa, che ha sbaragliato subito la concorrenza. Poco più di 3 milioni, ed eccolo in Serie B. Una scalata che continua, un salto non troppo premuroso. Forse forse ha fatto la scelta più giusta. Il tempo c’è, e come, per migliorare. Lucca recupera dall’infortunio e con i nerazzurri, e la numero 9 sulle spalle (non da poco), segna al debutto in Coppa Italia, ma in fuorigioco. Non serve aspettare tanto perché alla seconda giornata di campionato contro l’Alessandria entra nel secondo tempo e segna una doppietta in cinque minuti. Prima vittoria, grazie ai suoi gol, come al Palermo. La storia continua, e ne sentiremo parlare. Molto probabilmente.