Anche nella giornata odierna è andato in scena il format pensato dalla nostra Redazione: CIP Football Bar Summer Edition. Tutti i giorni dal lunedì al venerdì, per tutto il mese d’agosto, saremo in diretta su tutti i nostri canali social di CiP insieme al Senior Editor di Sportitalia Gianluigi Longari. La puntata odierna è stata condotta dal nostro caporedattore Federico Draghetti. Di seguito ecco le dichiarazioni che Longari ha rilasciato in esclusiva ai nostri microfoni.
Partiamo dall’argomento principale di oggi, il ritorno della Champions League. Oggi alle 18 ci sarà il sorteggio dei gironi con protagoniste Milan, Inter, Napoli e Juventus. Che idea ti sei fatto delle quattro squadre italiane?
“Dal punto di vista del gioco secondo me Inter, Milan e Napoli hanno un gioco consono alla massima competizione europea. La Juve no, ma come organico è probabilmente la più forte tra le italiane. Ovviamente nessuna delle quattro parte favorita per la vittoria finale, ma tutte hanno l’obiettivo di passare i gironi. Inter e Napoli sono in terza fascia e rischiano un percorso complicato, ma vedremo cosa dirà il sorteggio“.
Torniamo al calciomercato. Il tema di ieri è stato Rafael Leao e il Milan. Per il portoghese le trattative per il rinnovo sono ferme e si parla di un’offerta del Chelsea da 120 milioni. Cosa ne pensi?
“L’idea che mi sono fatto è che se davvero il Chelsea è pronto a spendere 120 milioni per Leao, il Milan dovrebbe almeno prenderla in considerazione. Penso che nessuna squadra italiana soprattutto, possa permettersi di ignorare un’offerta di tale portata. C’è da dire che la clausola del giocatore (da 150 milioni) è appena scaduta e trovare un sostituto all’altezza ad oggi è quasi impossibile, anche con 120 milioni da spendere. Certamente la questione rinnovo è spinosa e come detto l’offerta è almeno da considerare per quanto Leao sia importantissimo nel Milan“.
Pensi che ci sia qualcosa di vero in questa trattativa o per ora è solo una voce di mercato?
“L’interesse concreto e reale del Chelsea c’è, poi siamo d’accordo che è una tratttiva difficile visto le tempistiche e quanto manca alla fine del mercato“.
Parliamo del Lecce che ha appena ufficializzato Umtiti. Pensi che il difensore possa rilanciarsi con i salentini e pensi che il Lecce abbia fatto un buon colpo?
“Se Umtiti sta bene fisicamente può sicuramente aiutare il Lecce, ma quello il problema del giocatore. Lui in pratica è fermo da più di due anni per problemi fisici e cali di forma. Arriva al Lecce con la voglia di rilanciarsi e con il Barcellona che pagherà tutto il suo ingaggio e liberandolo gratis. Per lui è una scommessa: deve avere l’umiltà di mettersi in gioco con una squadra che lotta per non retrocedere. Ad oggi sono un po’ perplesso sul suo acquisto“.
Passiamo in Casa Juventus. Per quanto non ancora ufficiale, oggi si è concretizzato l’affare che porterà Milik in bianconero. Ti chiedo due cose: la prima è se la pista Depay è definitivamente tramontata e se il polacco potrà ambire a “rubare” il posto a Vlahovic?
“Prendere il posto di Vlahovic non credo, anzi penso che la Juve possa cambiare modulo e utilizzare uno schema che preveda l’utilizzo di due punte. Allegri ha ipotizzato un utilizzo del 4-4-2 e in quel caso Milik assieme a Vlahovic sarebbe possibile. Ma il serbo è il titolare e lo resterà anche se il polacco è un ottima riserva. Su Depay è finita. Milik è arrivato come richiesta di Allegri ma anche perché ha un ingaggio nettamente più basso rispetto all’olandese. Un risparmio che permette alla Juve di provare a prendere Paredes a centrocampo“.
Chiudiamo con una questione sul Monza. Nella prime due partite di campionato, Alessio Cragno si è accomodato in panchina e pare che anche contro l’Udinese il portiere non sarà titolare. Cosa ne pensi?
“Onestamente sono un po’ perplesso per questa cosa perché secondo me Cragno è un portiere che sarebbe titolare in tutte le squadre di Serie A. Non vedo come e perché il Monza non lo abbia schierato titolare da subito. Credo sia una scelta tecnica che però non condivido e non comprendo. Non so il motivo di questa scelta sinceramente. Magari c’è qualcos’altro dietro, ma non saprei“.