Longari in Esclusiva a CiP: “Juve, con Allegri gli stessi problemi dell’anno scorso”

Longari in Esclusiva a CiP: “Juve, con Allegri gli stessi problemi dell’anno scorso”

(Photo by FREDERIC J. BROWN/AFP via Getty Images)

Il mondo di Calcio in Pillole continua ad evolversi, sempre nell’ottica del racconto calcistico.

Nella giornata odierna è partito il nuovo format pensato dalla nostra Redazione: CIP Football Bar Summer Edition. Tutti i giorni dal lunedì al venerdì, per tutto il mese d’agosto, saremo in diretta su tutti i nostri canali social insieme al Senior Editor di Sportitalia Gianluigi Longari. La puntata odierna è stata condotta dal nostro editore Nicola Raiano. Di seguito ecco le dichiarazioni che Longari ha rilasciato in esclusiva ai nostri microfoni.

CIP Football Bar Summer Edition: le dichiarazioni di Longari

I tifosi della Juventus non sono troppo sereni dopo la sconfitta per 0-4 in amichevole contro l’Atletico Madrid. E’ un segnale negativo per Allegri? Quanto diventano importanti gli ultimi giorni di mercato?

“Penso che la Juventus abbia già una squadra molto competitiva quindi, secondo me, il problema non è da ricercare nel calciomercato che è stato sicuramente soddisfacente per i giocatori che sono arrivati. I problemi piuttosto vanno cercati nell’impostazione tattica che, già l’anno scorso, a mio parere, ha fatto rendere la Juventus meno di quanto avrebbe potuto e dovuto per i calciatori di cui disponeva. Al di là di tutto, la Juve, era una squadra ricca di giocatori di qualità che le avrebbero consentito di lottare per lo Scudetto. Se non sono riusciti a rendere a certi livelli, è perché non stati valorizzati da un contesto di gioco che, secondo me, è stato il vero problema della Juventus. Guardando l’amichevole contro l’Atletico Madrid, torniamo un po’ sullo stesso discorso. Un conto è difendere con giocatori che giocano uomo sull’uomo, tipo Bremer, se hai il controllo del pallone e se questi giocatori sviluppano le loro caratteristiche. Un altro è piazzarsi nella propria area di rigore aspettando gli avversari. Lì puoi avere tutte le qualità fisiche e tecniche che vuoi ma, inevitabilmente, vai in difficoltà. Non è un caso che, proprio Bremer, abbia sofferto parecchio. Morata scappava da tutte le parti, pur non essendo l’Atletico una squadra votata al palleggio o al possesso palla, però, ha fatto più della Juve. I bianconeri hanno aspettato l’Atletico Madrid, esaltando le qualità di interpreti che sarebbero titolari dappertutto mentre, lì, sono riserve”.

La Juventus è interessata a Frattesi, che piace anche al Napoli. Può essere un buon innesto per i bianconeri? A che punto sono le trattative?

“E’ una soluzione che, per la Juventus, potrebbe rappresentare quell’aggiunta di dinamismo che a questo punto diventa fondamentale per i bianconeri, al fine di combattere quel problema di non riuscire a mantenere padronanza del gioco. Parliamo di un problema che permette, anche a squadra non prettamente offensive come l’Atletico Madrid, di prendere fiducia e affrontare la Juventus a viso aperto. Addirittura ricordo che, lo scorso anno, anche una squadra come l’Atalanta – che al contrario dei bianconeri pone il dominio del gioco come presupposto fondamentale – preferì aspettare la Juventus, farla uscire dalla propria area di rigore, e poi colpirla in contropiede vincendo con il gol di Duvan Zapata. Parliamo proprio di un problema di impostazione tattica che, la Juventus, deve riuscire a risolvere con una scelta di gioco diversa da quella di Allegri. Magari con l’ingresso di Frattesi o Paredes, il centrocampo può avere grandi benefici.

Ultime news di mercato sui bianconeri? La Juventus è entrata nei dialoghi con il Sassuolo per Frattesi. Non è l’unica squadra ad averlo fatto: anche il Milan ha fatto un sondaggio, motivato anche dall’infortunio di Tonali che poi non si è rivelato grave come sembrava poter essere. Su Paredes, parliamo di un nome che la Juve segue da diverso tempo, addirittura da giugno quando sembrava si potesse imbastire uno scambio con Kean che, peraltro, ha avuto ancora un atteggiamento scorretto presentandosi in ritardo all’amichevole dalla quale poi è stato estromesso. Con l’uscita di Rabiot, e il budget dei bianconeri ancora a disposizione, potranno esserci dei cambiamenti a centrocampo che, secondo me, possono essere adeguati per uno stile di gioco diverso da cui la Juventus deve ripartire”.

Raspadori sempre più vicino al Napoli: trattativa vicina alla chiusura. Al di là di Raspadori, considerando anche l’addio di Fabian Ruiz, ti aspetti altre novità dal mercato dei partenopei?

“Non c’è ancora l’accordo definitivo, però, il Napoli si sta avvicinando alle richieste del Sassuolo per chiudere. Contestualmente, i neroverdi, andranno con forza su Pinamonti e, alla fine credo che l’incastro sia quello: Raspadori al Napoli e Pinamonti al Sassuolo. Su eventuali altre operazioni in entrata del Napoli, sono un po’ in dubbio. Da una parte è vero che il Napoli ha la volontà di fare altre operazioni in entrata; dall’altra, però, c’è da capire che ne sarà di Fabian Ruiz, specialmente in relazione al portiere. Il Napoli continua a lavorare su Kepa che è il primo obiettivo. Il Chelsea non è intenzionato a scendere a compromessi rispetto alla valutazione. Keylor Navas è un nome da tenere sicuramente in considerazione. Per me il Napoli cambierà qualcosa, sicuramente in porta. Poi, con l”eventuale uscita di Fabian Ruiz, dovrebbe assolutamente arrivare qualcuno a centrocampo”.

A ridosso dell’inizio del campionato, la griglia di partenza sembra abbastanza consolidata. Tu, ad oggi, metteresti il Napoli davanti alla Roma dopo tutte queste uscite?

“Come organico, secondo me, in questo momento il Napoli è dietro alla Roma. Milan, Inter e Juventus si giocano lo Scudetto ad oggi, con la Roma che la vedo come ‘outsider’, non per la lotta al vertice perché non credo sia ancora pronta per lo Scudetto, ma deve per forza entrare in zona Champions League secondo me, visto il mercato, gli investimenti e, soprattutto, per quanto sia stato assecondato Mourinho nei propri desideri. Il Napoli lo vedo un passo indietro, al netto del mercato che ha fatto ad oggi poi, chiaramente, possono cambiare le cose da qui alla fine del mercato”.

Difficoltà per l’Inter in questo mercato. A parte Lukaku, ha fatto un po’ di fatica. Skriniar sembra poter rimanere anche se sono circolate nuove indiscrezioni sul PSG. Che novità hai?

“Il paradosso è questo: a livello di scelta dirigenziale e di management, Skriniar resta ed è intoccabile. Però, questo tipo di considerazione, è la stessa che aveva Lukaku l’anno scorso. Anche lui era intoccabile, poi però se si presenta il PSG di turno con la cifra richiesta, in questo caso 70 milioni, la proprietà prende in mano la situazione e nessuno può essere più certo delle evoluzioni. Anzi, io credo che se arrivasse quel tipo di proposta, Zhang cederebbe. Il problema è che, cedere uno come Skriniar a 5 giorni dal mercato, un titolare inamovibile, comporterebbe una maggiore difficoltà nel reperire il sostituto. L’Inter, a quel punto, dovrebbe fare due difensori, anche perché deve ancora sostituire Ranocchia. Un conto è avere questo piano a inizio giugno, ben diverso ora. Comprometterebbe irrimediabilmente la competitività della squadra”.