L’Olimpo dei bomber tra le big di Serie A, comandano Ibra, CR7 e Lukaku

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La Serie A è tornata, dopo la sosta delle Nazionali. L’ultima giornata, appena disputata, ha offerto momenti di grande calcio, come il posticipo caldissimo tra Napoli e Milan. Non solo il big match, si è preso la scena di questa ottava di Serie A ma, anche è soprattutto, è stata l’occasione per rivedere i top scorer del campionato nostrano, i migliori bomber delle big del campionato. Da Milano a Crotone, da Torino a Napoli. Da Big Rom Lukaku a Ciro Immobile, da Cristiano Ronaldo a Zlatan Ibrahimovic.

Zlatan Ibrahimovic (10 gol)
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Dal suo ritorno, l’impatto sulla Serie A è stato letteralmente straordinario. Ritornato in Italia a gennaio 2020, alla “tenera” età di 38 anni, Zlatan Ibrahimovic ha sfidato il nemico più temuto da tutti gli atleti: il proprio fisico. Lo svedese, chiamato in piena crisi dal Milan, oltre ad aver riportato tutta la sua maestosità nel campionato italiano, ha letteralmente trasformato la dimensione tecnica e mentale dei rossoneri. Arrivato dopo il capitombolo di Bergamo (Atalanta-Milan 5-0, ndr), Ibrahimovic ha celermente ripreso le luci della ribalta di un campionato che, nella totalità delle sue presenze, lo ha visto andare in gol 142 volte. Ibrahimovic è, attualmente, in testa alla classifica marcatori con 10 reti. Dal suo ritorno in rossonero, ne ha portati a referto 20 in 24 presenze. Numeri spaventosi, specie se si considera l’assenza di due partite causa Covid. Numeri da campione infinito. Oro della Serie A e del Milan. Infatti, il numero 11 rappresenta più della metà dei gol segnati da rossoneri in questa stagione (52,6%, 10 su 19). Il faro dell’attacco di Pioli, un pezzo pregiato della Serie A, senza tempo e senza limiti, un bomber tra i bomber, un “big” tra i “big”

Cristiano Ronaldo (8 gol)
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Se ti chiami Cristiano Ronaldo, sei abituato a deludere. Gli scettici però, non certamente i supporter. Il centravanti portoghese, approdato alla Juventus nell’estate del 2018, ha dimostrato ancora una volta che, cambia la lingua, cambia il paese, cambia lo stadio ma, il talento del cinque volte pallone d’oro resta cristallino. CR7 ne ha già segnati 60 nel campionato nostrano. 21 nella stagione 2018/19, 31 in quella 2019/20, 8 in quella attuale, a fronte di 5 presenze. Solo Ibrahimovic davanti a lui. 8 gol per Cristiano Ronaldo, sui 17 segnati finora dalla Juventus, se si contano i 3 assegnati a tavolino contro il Napoli. Guardando le sole marcature “del campo”, Ronaldo rappresenta il 57,1% dei gol della sua Juventus sperimentale targata Pirlo. Come per Ibrahimovic, il quadro assume una certa rilevanza, se si considera inoltre l’assenza di due giornate, dovuta al contagio da Coronavirus.

Romelu Lukaku (7 gol)
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Romelu Lukaku si è affermato, rapidamente, come uno dei centravanti più incisivi del campionato di Serie A. Arrivato con l’arduo compito di far dimenticare l’ottavo marcatore della storia dell’Inter, Mauro Icardi (124 gol, ndr), Big Rom ha conquistato la scena italiana e l’amore incondizionato dei proprio tifosi. Dal suo arrivo in nerazzurro, l’ex Manchester United è già a quota 30 in Serie A, su 43 presenze. 23 gol in 26 partite, al suo primo anno nel campionato italiano. Quest’anno, nonostante le noie legate all’infortunio, il belga ha messo a segno 7 gol in 7 partite di Serie A. Score perfetto. Coadiuvato dal compagno di reparto Lautaro Martinez, Lukaku è il vero trascinatore della macchina di Conte. Assente contro il Parma, solo 16 minuti contro l’Atalanta. Ieri Lukaku è tornato da protagonista con la doppietta decisiva, nella rimonta contro il Torino. Al momento, i suoi gol rappresentano il 35% di quelli segnati finora dai nerazzurri.

Francesco Caputo (5 gol)
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“Ciccio” Caputo. La favola che diventa realtà, l’umiltà che diventa grandezza. Lui, che in Serie A ci esordì a 23 anni nel 2010, tra le file del Bari ed è diventato uno dei maggiori bomber, senza passare da una cosiddetta big. Poi una lunga storia da protagonista in Serie B, prima di tornare nella massima serie, con l’Empoli, e conquistare le grazie del Sassuolo che lo vuole nel suo attacco. Al suo primo anno in neroverde, ne mette a segno 21 in 36 partite. Quest’anno sono già 5 in 6 presenze, il 25% del totale, segnato dalla macchina terribile costruita da Roberto De Zerbi, attualmente seconda in classifica.

Ciro Immobile (4 gol)
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Inizio di stagione chiacchierato per la Scarpa d’Oro 2020. Il Tamponegate che ha investito la sua Lazio, nonché la sua stessa controversa positività al Coronavirus, gli hanno fatto saltare il big match contro la Juventus. Una partita dove, il buon Ciro, ha sempre avuto il vizio del gol e la tendenza a risultare decisivo. Ciononostante, le avversità non gli hanno impedito di segnare già 4 gol in 6 presenze con la Lazio, in questo avvio di campionato. Lui che, nella passata stagione, ha eguagliato lo storico record di Higuain(36 gol, ndr), al momento rappresenta il 30,7% delle segnature portate a referto di biancocelesti. 

Edin Dzeko (3 gol)
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Secondo mercato consecutivo, in cui, il bosniaco è stato ad un passo dalla partenza. Dopo il tormentone Inter, quest’anno è stato il turno del passaggio sfumato alla Juventus. Il capitano della Roma, tuttavia, ha il carattere e la personalità per andare oltre e prendere per mano i giallorossi, di cui è capitano. La Roma di Fonseca ha alzato recentemente i giri del motore, confermandosi una squadra di livello da alte zone della classifica. Attualmente, l’ex Manchester City è out a causa del contagio da Covid. Al momento, però, sono già 3 le reti siglate in 5 presenze in campionato, dopo i 16 in 35 partite segnati nella scorsa stagione. Il bosniaco, fondamentale nel gioco della Roma, rappresenta attualmente il 15,7% delle marcature realizzate dai giallorossi.

Lorenzo Insigne (2 gol)
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A differenza dei colleghi menzionati, non è un “9” puro, né “falso” come il compagno Dries Mertens. Tuttavia, quando si parla di Insigne, oltre che del capitano del Napoli, si parla del nono marcatore della storia del club, con 92 reti, a 4 gol di distanza da un “immortale” come Careca. In questo avvio di stagione, Lorenzo “Il Magnifico” ne ha segnati 2 in 5 presenze, saltando ben tre match di Serie A causa infortunio. Il suo apporto reliazzativo equivale al 12,5% dei gol segnati finora dai partenopei.

Duvan Zapata (2 gol)
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Un avvio un po’ “a singhiozzo” per il colombiano da 83 gol in Serie A, a fronte di 204 presenze. Inizio rallentato per il bomber Zapata, così come la sua Atalanta, nuova big delle ultime stagioni di Serie A. Al momento, il centravanti ex Sampdoria ha segnato appena 2 gol in 8 partite di campionato. Le sue reti angolo l’11,1% del totale segnato dagli orobici. Una media che, inevitabilmente, crescerà considerando le qualità del giocatore che, appena una stagione fa, all’ottava di campionato vantava il triplo delle reti segnate ad ora: ben 6.