Lo vendiamo e facciamo una plusvalenza folle: Daniele De Rossi pronto a dire si | Addio Roma per motivi economici
L’ora delle grandi decisioni s’avvicina: la Roma costretta a fare plusvalenze, se ne va un big per motivi economici.
Ventuno punti su ventisette a disposizione, questo il ruolino di marcia della Roma targata Daniele De Rossi. A prescindere dal calendario, però, ci cono anche altri motivi per cui l’erede di Mourinho ha trasformato la squadra giallorossa. Letteralmente.
La rivalutazione del gruppo squadra sta molto a cuore alla dirigenza, che a giugno dovrà trovare una quarantina di milioni, qualificazione alla Champions esclusa, per restare nei paletti imposti dall’UEFA. In tal senso De Rossi ha completamente rivalutato il gruppo squadra giallorosso. In positivo.
Basti pensare a Paredes, l’ombra di se stesso, a volte addirittura fischiato all’Olimpico sotto l’egida di Mourinho. Ora una delle pedine fondamentali a disposizione di Daniele De Rossi. Un po’ come Ndicka là dietro. Ma soprattutto Lorenzo Pellegrini: un po’ capitano, un po’ goleador.
Una nuova Roma con De Rossi per certi versi, e senza fare paragoni con Mourinho perché due finali di fila sulle sponde del Tevere non c’erano mai stati. Ma con DDR il gruppo squadra si è allargato, tornando in corsa per un posto Champions, di vitale importanza per le casse giallorosse.
L’uomo immagine
Chi ha beneficiato più di tutti del cambio di allenatore è senza ombra di dubbi Mile Svilar, il portiere che ha estromesso il Feyenoord dalle Europa per il terzo anno di fila, che di fatto ha portato un punto a Firenze con quel decisivo penalty neutralizzato a Nico Gonzalez. Non solo.
Svilar a suon di prestazioni ha convinto De Rossi, ribaltando le gerarchie e confinando a suo vice Rui Patricio, in scadenza di contratto e sempre più lontano dalla Capitale. Ora però la domanda sorge spontanea. Che si fa con il portiere belga naturalizzato serbo?
Roma davanti a un bivio
Le prestazioni di Mile Svilar hanno fatto scattare l’interesse delle squadre di Premier come West Ham e Wolverhampton, pronte a spendere circa 20 milioni di euro per averlo. A Trigoria vorrebbero tenerlo, un problema in meno per la campagna acquisti, inutile andare a cercare un posto (vedi Nuber ma anche Di Gregorio e Gollini) quando se ne ha uno di talento in rosa.
Ma poi si guarda in faccia alla realtà: non va dimenticato che i Friedkin dovranno entro giugno fronteggiare il problema delle plusvalenze e in tal senso la cessione di Svilar potrebbe risolvere la metà di un problema. Mica poco.