Litiga con Ceferin davanti a tutti: “Sono costretto a dimettermi dall’UEFA” | Gravi problemi etico-morali
Un moment tutt’altro che magic per Aleksander Ceferin e l’UEFA. Arriva un’altra grana dopo la batosta della Superlega.
Ostentava sicurezza Aleksander Ceferin sulla storia della Superlega. Una sicurezza figlia di tre fattori. In primis il suo carattere, forte e dal pugno duro. Un po’ perché quando sei a capo della UEFA ti senti quasi onnipotente, pensi di poter far tutto.
Il terzo fattore è storico, identificabile in una data che alla fine non ha fatto storia, ma evidenziato un problema a cui Ceferin ha dato poco conto. Era il 19 aprile del 2021 quando Don Florentino Perez, spalleggiato da Laporta e Agnelli convinse Inter e Milan, Manchester United e City Liverpool, Chelsea, Tottenham, Arsenal e Atletico Madrid a dare scacco matto alla UEFA. La rivoluzione fallì sul nascere. Ceferin, tronfio, non si accontentò dell’autodistruzione di quella formula elitaria di Superlega.
Minacciò sanzioni ed espulsioni contro i rivoltosi, ignaro di quello che sarebbe successo due anni dopo. Già perché Don Florentino Perez è un presidente che potrebbe passare alla storia non solo perché numero uno del club del secondo millennio, ma perché quello che vuole, in un modo o nell’altro, ottiene.
Sotto traccia e con solo il Barcelona come alleato, il numero uno madridista è andato per le vie legali, vincendo contro ogni pronostico la prima battaglia nel tribunale della sua Madrid, poi il trionfo di Losanna. Il resto è storia: a prescindere dalla nascita o meno del Superlega, la UEFA non potrà fare nulla contro chi ha il desiderio di inventarsi competizioni alternative alla Champions League.
Un’altra grana
Aspettando novità sulla Superlega 2.0, all’UEFA però è scoppiata un’altra grana. “Dispiace tanto ma, a malincuore, lascio l’UEFA”. È questo il succo di una lettera di Zvone Boban che ha fatto talmente rumore da creare un terremoto dell’organo che governa il calcio (e non solo) in Europa.
L’Head of football di Nyon, scelto proprio dal presidente Aleksander Ceferin come consigliere personale nell’aprile 2021, ha detto basta. Non sono le classiche dimissioni, come possono sembrare, perché Boban si è rivoltato a Ceferin, creando una super grana continentale.
Il motivo del contendere
È stato proprio il contrasto con Ceferin su alcuni temi cruciali la ragione dell’addio. Boban, che non ha voluto nessuna buonuscita, ha detto no alla spinta di Ceferin a modificare lo statuto che gli avrebbe permesso di rimanere in carica più a lungo.
“È con dolore e con il cuore pesante che non ho altra scelta che lasciare la UEFA. Sono costretto a dimettermi per totale disapprovazione”. Nelle pieghe dello stralcio della lettera c’è anche un crescente malcontento nei confronti della leadership di Ceferin. Con o senza Superlega.