Dopo un periodo di ambientamento nella scorsa stagione, Dani Olmo nell’annata attuale è diventato un perno fondamentale nello scacchiere tattico di Nigelsmann. Il Lipsia lo ha acquistato lo scorso gennaio dai croati della Dinamo Zagabria. Lo spagnolo dopo un anno di Bundesliga, ha rilasciato un’intervista al quotidiano tedesco Sport Bild, per fare un punto sulla prima stagione trascorsa con la maglia del Lipsia e svelando anche alcuni progetti futuri. Ecco le sue dichiarazioni:
“Penso che il mio primo anno con il Lipsia sia stato buono, il mio bilancio è positivo. Ciò non toglie il fatto che posso ancora migliorare tanto sotto tutti gli aspetti”.
“Appena sono arrivato, devo dire la verità, non ero soddisfatto del mio minutaggio, giocavo veramente poco. Ho dovuto impegnarmi molto in allenamento per convincere l’allenatore a cambiare idea. Questo fa parte di un processo di apprendimento. Dovevo dimostrargli che poteva sempre contare su di me. Dopo la pausa dovuta al coronavirus le cose per me sono cambiate, ho avuto le mie opportunità e fortunatamente sono riuscito a coglierle”.
“Nigelsmann è un grandissimo allenatore. In campo non abbiamo ruoli fissi, li cambiamo costantemente anche nel corso di una partita. Il calcio moderno è così, bisogna essere bravi a far tutto, questo riguarda soprattutto noi giocatori più offensivi. Per i nuovi arrivati non è facile entrare subito in questa mentalità, ma devo ammettere che è ancora più difficile per l’avversario leggere quello che sta accadendo in campo. Ciò ci porta dei grandi vantaggi”.
“Il mio esempio è Xavi non solo perché siamo nati nello stesso posto. E’ un giocatore che semplicemente adoravo. Io e lui però siamo due tipi diversi di calciatori. A me piaceva tanto anche Iniesta, calciatore semplicemente fenomenale. Ora guardo Messi e Cristiano Ronaldo“.
“Il mio sogno è vincere la Coppa del Mondo, perché secondo me è il titolo più difficile da vincere. Chiaramente anche la Champions League sarebbe un traguardo importantissimo. Penso ancora alla partita della scorsa stagione nella quale abbiamo eliminato l’Atletico Madrid e ci siamo qualificati per le semifinali, è stata una delle serate più incredibili della mia carriera”.
“Sono sincero, il mio obiettivo è giocare un giorno nel mio paese, nella Liga. Al momento però ho solo 22 anni, la vedo più come una cosa futuribile. Sono felice al Lipsia, voglio fare il massimo per questa squadra. Vivo nel presente e questa è l’unica cosa alla quale penso ora, al futuro ci penserò più avanti”.