“L’Inter ha un’opzione su di me. E io sono felicissimo” | Marotta sbaraglia la concorrenza: è fatta

Beppe Marotta, presidente dell'Inter - lapresse - calcioinpillole.com
Oaktree dà il via libera a Beppe Marotta. Il presidente dell’Inter sbaraglia la concorrenza ed è pronto a chiudere la trattativa.
Nel calcio contemporaneo, più specificatamente quello di Serie A, da almeno un paio d’anni c’è una parola che va di moda, che unisce l’utile al dilettevole, diventata uno dei pilastri economici fondamentali per molti club.
Non siamo ai livelli dei club inglese che, nonostante siano meno ricchi di una volta, possono ancora contare sulle ingenti somme derivanti dai diritti tv di una Premier richiestissima a livello di sponsorizzazione. La nostra fonte di guadagno è altro.
Si chiama “player trading“. Non si tratta solo di comprare e vendere giocatori, ma di un modello economico strutturato che ha rivoluzionato il bilancio di molte società. Una strategia che in casa Inter ha portato una rosa ampia e lunga in grado di competere per ogni competizione.
A tutto il resto ha pensato il management della Beneamata: Marotta, Ausilio e Baccin, quelli che hanno convinto Oaktree a non toccare nulla dell’Inter nel passaggio di proprietà dopo l’uscita di scena di Zhang. La strategia di player trading dell’Inter, con la quale la Beneamata ha acquistato giocatori con l’intento di valorizzarli e rivenderli, semmai, a un prezzo maggiore, generando plusvalenze, ma per comprare meglio, è stata la migliore in serie A.
I club che hanno fatto scuola
Alla base del player trading, però, troviamo la triade nerazzurra, ma dietro le quinte un sofisticato lavoro di scouting. Grazie all’analisi dei dati e a una rete di osservatori globali, l’Inter individua giocatori funzionali alla visione calcistica di Simone Inzaghi, arrivando prima della concorrenza.
Ora però Oaktree ha chiesto un ulteriore sforzo al management interista, bisogna abbassare la media del gruppo squadra, che sfiora i trenta anni: la più alta in Italia e in Europa. La parola chiave di è sostenibilità, ma senza rinunciare all’ambizione.

Chi resta e chi va
L’Inter guarda al futuro con un piano chiaro: investire sui giovani, ridurre il monte ingaggi e mantenere alta la competitività. Niente colpi folli, ma operazioni mirate, perché il calcio di oggi è anche una questione di equilibrio economico. Attenzione, ringiovanire non vuol dire vendere tutti i giocatori validi. Uno tra questi, Stefan De Vrij. Che ha tirato la carretta nella prima parte di stagione, in scadenza di contratto, 33 anni lo scorso anno, eppure super competitivo, a tal punto che il Feyenoord vorrebbe riportarlo in Italia.
Uno tra lui e Acerbi a fine stagione potrebbe salutare. “Il club ha la possibilità di prolungare il mio contratto per un altro anno. Se così fosse io sarei felice di restare. L’Inter è come una famiglia e io adoro la passione che hanno i tifosi”. De Vrij ha detto la sua a parole e con fatti. Nessuna sorpresa se dovesse restare nonostante il player trading e il ringiovanimento richiesto da Oaktree.