Dopo i fatti di Parco dei Principi della terza giornata di Ligue1 è arrivata ieri la decisione della Commissione disciplinare francese su Álvaro González e Neymar. La rissa in PSG-Olympique Marsiglia del 13 settembre scorso ha provocato cinque espulsioni nel finale e coinvolto l’organo disciplinare per i provvedimenti successivi.
Una prima sanzione è stata quella emanata il 16 settembre, tre giorni dopo la gara. Nel Marsiglia la Commissione disciplinare ha colpito Darío Benedetto, con la classica giornata di squalifica per espulsione, e Jordan Amavi, fermato per tre turni; nel PSG le sanzioni hanno investito Leandro Paredes e Neymar, squalificati per tre giornate di cui una con condizionale, e Layvin Kurzawa, a cui sono toccate ben sei gare di interdizione.
Il secondo atto della Commissione Disciplinare si colloca il 23 settembre, quando il Parisien Ángel Di María riceve una squalifica per quattro giornate. L’effetto, però, decorre dalla mezzanotte del 29 settembre; per questo ha potuto giocare la quinta giornata di Ligue1, con il PSG impegnato contro il Reims.
Il capitolo finale di questa storia risale a ieri sera. È arrivata, infatti, la decisione di non punire González e Neymar per frasi discriminatorie e razziste rivoltesi a vicenda. In queste settimane, infatti, si sono rincorse accuse reciproche dei due calciatori di essersi indirizzati epiteti ed espressioni razzisti. La Commissione disciplinare si è pronunciata in merito così:
Dopo l’istruzione del caso e l’audizione dei giocatori e dei rappresentati delle società, la Commissione constata di non avere elementi sufficienti per stabilire la veridicità dei fatti discriminatori durante la partita dal calciatore Álvaro González nei riguardi di Neymar né da Neymar nei riguardi di Álvaro González.
Per questo, non v’è luogo per una sanzione.