La Ligue 1 torna in campo oggi pomeriggio, con la sedicesima giornata aperta dal match delle 17 tra Metz e Lens. Al Saint-Symphorien, davanti agli uomini di Antonetti, il Racing di Kakuta, lanciato verso la zona europea dopo il rotondo 3-0 rifilato al Monaco. Per il club della Mosella, nonostante i due punti nelle ultime quattro di campionato, il fondo classifica è a distanza di sicurezza. Ci sono tutti i presupposti per un match a viso aperto, senza nulla da perdere e tutto da guadagnare.
Di tutt’altra caratura la partita delle 19: al Vélodrome l’Olympique Marsiglia ha la chance di accorciare ancora il gap dalle prime. Archiviata nel peggiore dei modi la Champions League, con u mesto ultimo posto nel girone, André Villas-Boas è in piena corsa per il titolo. L’OM viene dalla sconfitta contro il Rennes, ma la vetta è a soli 5 punti, con due partite da recuperare. E oggi, il Reims penultimo in classifica, nonostante i 9 gol del vice capocannoniere Boulaye Dia, rischia di rivelarsi una vittima predestinata sull’altare della corsa a PSG e Lilla.
Chiudono il sabato della sedicesima di Ligue 1 Lione e Nizza. E anche qui, i temi sono simili. L’Olympique è in grande spolvero, nonostante lo stop che le ha imposto all’ultima il piccolo Brest. Una vittoria sui nizzardi, che non se la passano bene, dopo un solo punto raccolto nelle ultime quattro di campionato, garantirebbe momentaneamente il primo posto. Da una parte, la fame di Depay e un centrocampo che con Aouar e Paquetà ha trovato equilibrio e qualità. Dall’altra una squadra senza stelle, se non quella, appena accesasi, del più piccolo dei fratelli Thuram, il classe 2001 Khéphren.
La domenica di Ligue 1 si apre con l’anticipo delle 13 tra Brest e Montpellier. Un anno fa, nell’ultima volta che si sono incrociate, non ci fu partita: vinse il Montpellier, oggi quinto in classifica, 4-0. In Bretagna però non avrà vita facile, di fronte due squadre tutto sommato simili, con difese tutt’altro che ermetiche e attacchi vivaci, innescati dai viceré degli assist della Ligue 1: Delort e Laborde per il Montpellier, Perraud nel Brest.
Il grosso della sedicesima giornata andrà in scena alle 15. Lo Strasburgo, quindicesimo in classifica, ospita il Bordeaux tredicesimo. Per entrambe, un campionato altalenante, ma se per il Racing è tutto sommato nei ranghi, il roster dei girondini meriterebbe altra classifica. Laurent Koscielny, Toma Bašić e il redivivo Hatem Ben Arfa devono alzare l’asticella della squadra di Jean-Louis Gasset.
In contemporanea, scenderanno in campo anche il Dijon, ultimissimo in classifica ma non ancora spacciato, e il Monaco. La squadra del principato, dopo stagioni tribolate, sembra aver ritrovato il bandolo ella matassa. Grazie ai gol di Ben Yedder i monegaschi sono ancora agganciati al treno europeo. Come sempre, la rosa annovera nomi di primissimo piano, non sempre utili alla causa. Jovetic parte praticamente sempre dalla panchina, Fabregas è ancora indietro, ma si è rivisto Pellegri, il talentino italiano finito per un paio d’anni fuori dai radar.
Scontro salvezza quello tra il St. Etienne sedicesimo e il Nîmes penultimo, che arrivano da momenti ben diversi. I ragazzi di Arpinon hanno infilato quattro sconfitte consecutive, i biancoverdi non perdono, al contrario, da quattro giornate. Chiude il lotto delle partite delle 15 lo scontro tra Nantes, quindicesimo a 14 punti, e Angers, con il club della Loira sorprendentemente al nono posto a quota 23 punti.
Alle 17 in campo Lorient e Rennes, con obiettivi ben diversi. Lo Stade Rennais, ritrovato il miglior Niang ma perso da tempo Rugani infortunato, punta alla qualificazione in Champions League. Il Lorient, che viene dalla sconfitta contro il PSG, ha un disperato bisogno di punti per tirarsi fuori dalla zona retrocessione.
Tutto questo, però, è poco più di un preambolo alla supersfida di scena alle 21 di domani. Il Lilla ospita il PSG per misurare le proprie ambizioni, il PSG va a Lilla per mettere la freccia e riprendersi il posto che le spetta. Non per diritto divino, ma per blasone e potenziale. Fin qui, le scorie della scorsa stagione hanno certamente avuto un ruolo nell’avvio stentato, sia in Ligue 1 che in Campions League degli uomini di Tuchel. Mbappé e compagni, però, hanno di fronte un Lilla che è lassù tutt’altro che per caso. Nonostante le cessioni estive, la qualità è altissima, garantita da intuizioni come Jonathan Bamba e colpi del calibro di Yusuf Yazıcı. Quella di Galtier è una multinazionale divertente ed equilibrata, che da ieri ha un nuovo presidente ed un nuovo organigramma societario.