L’ex portiere Matteo Sereni prosciolto dalle accuse di abusi
Un matrimonio terminato nella tempesta e un lungo processo giudiziario. Accuse pesantissime lanciate dall’ex moglie, relativamente a fatti del 2009. La vicenda riguarda Matteo Sereni, ex portiere di Serie A di Brescia e Torino tra le altre. Una condanna nel 2015: 3 anni e 6 mesi di reclusione sulla base della denuncia dell’ex consorte. L’accusa era di molestie sessuali su minori, nello specifico sui figli minorenni. Il lungo filone giudiziario era iniziato in Sardegna, per poi spostarsi a Torino per competenza territoriale. La prima ‘vittoria’ nel 2019, quando il giudice piemontese Francesca Firrao assolse l’ex estremo difensore, accogliendo le tesi dei legali. I figli di Sereni, interrogati per far luce sulla vicenda, erano stati sottoposti a “modalità inappropriate”, contraddistinte da pressioni da parte della madre e dei parenti della stessa.
Il Gip Michele Contini del tribunale di Cagliari ha archiviato l’inchiesta a suo carico, confermando quanto già deliberato due anni fa. Finisce un vero e proprio incubo, come affermato dallo stesso ex calciatore: “Dal momento in cui sono stato travolto dalle accuse, la mia esistenza è andata in fumo. Dopo un primo giudice che mi ha reso giustizia, oggi un altro giudice ha posto la parola fine a questo incubo”. Può tornare a vivere con serenità Matteo Sereni, dopo essersi lasciato alle spalle una storia logorante dal punto di vista umano.