L’Europeo da casa: gli assenti illustri della competizione
Se con gli spareggi di giovedì sera si è completato il quadro delle qualificate ad Euro2021, è altrettanto vero che sono state definite le assenti della fase finale della rassegna.
Pur non essendoci grandissimi nomi esclusi a livello di federazione, sarà un peccato non vedere in campo alcuni uomini chiave. Individualità di primissimo talento che non potranno vivere in campo la rassegna. Fra questi, diversi provengono dalla Serie A. Abbiamo provato a stilare un’undici ipotetico per comprendere il peso di alcuni esclusi. Il modulo pensato è il 4-2-2-2.
Gli assenti in difesa
In porta c’è colui che è forse il più forte portiere europeo al momento. Jan Oblak non è riuscito a qualificarsi dopo un girone negativo da parte della sua Slovenia.
La retroguardia si completa con un’alta percentuale di “italiani”. A destra troviamo Matt Doherty. L’irlandese, da quest’anno al Tottenham, è uscito con la propria nazionale alle semifinali degli spareggi contro la Slovacchia. La coppia centrale ha tinte viola, con l’ex Fiorentina Savic (eliminato con il suo Montenegro) e il serbo Nikola Milenkovic. Altro elemento “nostrano” della nazionale di Belgrado sulla sinistra, con l’interista Aleksandar Kolarov.
Gli assenti a centrocampo
Un nome su tutti è quello di un altro serbo, Sergej Milinkovic-Savic. Il centrale della Lazio ha perso all’ultimo la possibilità di arrivare alle fasi finali. A far da spartiacque è stato il rigore di Mitrovic parato da Marshall nella lotteria che ha garantito il passaggio alla Scozia.
Con lui in mediana mancherà anche una vecchia stella della Serie A. Miralem Pjanic sarà costretto a guardare da casa l’Europeo, dopo il deludente girone della sua Bosnia. A supportare le punte invece due trequartisti dall’andamento ondivago ma dal talento indiscutibile. Josip Ilicic e Henrikh Mkhitaryan in stagione continueranno a dare spettacolo solo in Italia. E noi ce li teniamo stretti, visto di cosa sono capaci.
Gli assenti in attacco
La coppia d’attacco è da élite continentale. L’indisponibile numero uno sarà probabilmente Erling Haaland. Per quello che sta facendo e che avrebbe potuto mostrare, sarà del norvegese l’assenza più pesante. Insieme a lui un veterano dell’area di rigore, nonché una vera e propria bandiera per il suo popolo. Edin Dzeko non è riuscito a mettersi sulle spalle una grigia Bosnia.
A questi undici si potrebbero aggiungere tanti altri nomi (dai norvegesi Berge, Ajer e Odegaard ai serbi Gudelj, Tadic e Mitrovic), a riprova del talento che mancherà.
La speranza (che diciamocelo però, è quasi una certezza) è che i presenti non facciano rimpiangere questi nomi assenti.