Leicester, tifoso multato per insulti omofobi a un avversario
Il fatto risale allo scorso 5 dicembre, durante la gara di Premier League in programma al Villa Park tra Aston Villa e Leicester. La gara, vinta dai padroni di casa con il risultato di 2-1 è stata contraddistinta da un brutto episodio con protagonista un tifoso delle Foxes, reo di aver rivolto un insulto omofobo a un giocatore avversario. Il calciatore preso di mira dall’uomo è Ezri Konsa, autore delle due reti decisive per i suoi. Il supporter in questione è, invece, il 44enne Steve Carstairs, il quale, secondo il quotidiano inglese The Mirror, avrebbe rivolto una serie di male parole al difensore dei Villains, proprio durante una delle sue esultanze.
A testimoniare l’accaduto è un agente della polizia delle West Midlands. L’ufficiale ha arrestato immediatamente l’uomo. L’abuso omofobico è trattato come un crimine d’odio dal Crown Prosecution Service, istituzione statale che funge da pubblico ministero nei procedimenti penali in Inghilterra. Proprio per questa ragione Carstairs è stato accusato dalla polizia di aver commesso un reato di natura omofobica aggravata. Nella recente udienza svolta in quel di Birmingham l’uomo si è dichiarato colpevole e ha confessato di essersi esposto con parole offensive nell’accaduto. Il tifoso del Leicester è stato condannato al pagamento di una multa quantificata in 369 sterline. Una cifra aumentata del 25 % rispetto al valore originario.
Aston Villa-Leicester: le parole del procuratore capo del CPS
“Cartairs ha commesso un reato omofobico nel corso del match. Gli orribili commenti dell’imputato avrebbero causato un’offesa a tutti coloro che li hanno sentiti, ivi compresi dei bambini in piedi vicino all’uomo. Il CPS (Crown Prosecution Service) non esiterà a perseguire i crimini ispirati dall’odio in circostanze come queste“.
Questo il commento di Preena Mistry, procuratore capo del West Midlands CPS, a margine dell’udienza. Un episodio che certifica la presa di posizione forte riguardo a un tema sempre più delicato.