Lega Serie A, Dal Pino: “Rinvio dei fondi? Nessuna frenata”

Lega Serie A, Dal Pino: “Rinvio dei fondi? Nessuna frenata”

(foto Matteo Gribaudi/Image)

Paolo Dal Pino, presidente della Lega Serie A, ha parlato in conferenza stampa dopo l’Assemblea di Lega sui fondi.

“Come primo punto avevamo la nomina del consigliere indipendente, dove Conti ha mancato di un punto il quorum, e Blandini ha raccolto 7 voti. Confermati Tardini e Calabretta come sindaci effettivi, mentre abbiamo nominato uno dei supplenti. Sul tema della distribuzione e del term sheet (l’ultimo documento pre-contrattuale, ndr) io ho fatto un invito dell’assemblea. Invece di andare a votare la distribuzione e il term sheet, ho fatto un invito a riflettere sul futuro strategico della Serie A e di ragionare insieme”.

“La nostra assemblea aveva deciso all’unanimità di percorrere il cammino della media company e ritenuto che la partnership con un fondo potesse garantire la stabilità, finanziaria e non solo finanziaria. Oggi c’era l’approvazione del term sheet, più importante della distribuzione, su cui c’è un sostanziale accordo di massima. Ci sono due punti che non trovano accordo con la controparte e quindi abbiamo deciso di rinviare questo tema a giovedì prossimo, per negoziare coi fondi questi due punti aperti che vogliamo risolvere».

Dal Pino sulla questione diritti tv 

Sconfitta per i fondi? No, assolutamente. Bisogna avere molta lucidità e freddezza, mi rendo conto che non sia facile in contesti dove sono facili le fiamme come un’assemblea di lega o in contesti comunque dialettici e di dialogo sull’informazione. È una decisione corposa, che muta negli anni futuri gli equilibri della Lega, a livello di attuazione sul mercato, processi decisionali, disponibilità finanziarie: non è semplicissima da prendere. Trovo sia quindi normale che le parti, e in questo caso la Lega rispetto ai fondi, trovino dei temi su cui anche all’interno della Lega bisogna trovare un consenso finale. Non vedo un tema, nessuna frenata. Semplicemente, bisogna arrivare a fare le cose fatte bene. E solo se si vede che c’è un consenso quasi unanime, allargatissimo, senza forzature. Io non mi permetterò mai di forzare alcunché, credo si debbano seguire tempi e modalità corrette“.