Lega Pro, caos a Trapani: i calciatori non si possono allenare
Non c’è pace per le leghe minori italiane che vivono continuamente problemi legati soprattutto a fragilità economiche delle proprietà. Questa volta è il turno del Trapani, iscritto al campionato di Lega Pro dopo la retrocessione dalla Serie B della stagione passata.
Nella giornata di oggi, i calciatori della squadra siciliana non hanno potuto svolgere la seduta di allenamento in programma perché i dipendenti del club sono in sciopero. Il recente passaggio di proprietà, da Alivision all’imprenditore Gianluca Pellino, non sembra aver stabilizzato le cose e l’episodio di oggi ha portato ad un duo comunicato congiunto dei calciatori e dell’AIC.
Questo uno stralcio: “I calciatori professionisti attualmente tesserati per il Trapani Calcio S.r.l. e l’A.I.C., a seguito delle ultime gravi omissioni datoriali, intendono rappresentare quanto segue. Oggi pomeriggio, dopo una lunga e vana attesa, la Società non è stata in grado, per l’ennesima volta, di organizzare la seduta di allenamento nel rispetto dei Protocolli Sanitari, finalizzati al contenimento dell’emergenza epidemiologia da COVID-19, emanati dalla FIGC e validati dalle Autorità sanitarie e Governative competenti. Ci domandiamo, peraltro, perché, nonostante l’asserito cambio di proprietà e dello staff tecnico, a oggi non solo l’organico dei tecnici non sia stato esonerato, ma, soprattutto, per quale motivo il nuovo acquirente non si sia ancora manifestato nella città di Trapani, rinviando ad altre date future la presentazione del nuovo management societario. Non senza sconcerto, pertanto, si è costretti a prendere atto che la Società non è, allo stato, in grado di adottare alcuna idonea misura organizzativa, volta a garantire che la prestazione di lavoro possa essere effettuata nel rispetto delle previsioni normative“.