L’Editoriale- Il Napoli non riesce ad ingranare, pari che sa di beffa per gli azzurri
Il Napoli non riesce a vincere contro il Verona, azzurri visibilmente distratti in vista della gara di martedì contro il Milan, sfida valida per il ritorno dei quarti di finale di Champions League. Di seguito, l’Editoriale per Calcio in Pillole.
L’Editoriale- Il Napoli non riesce ad ingranare, pari che sa di beffa per gli azzurri
In una serata che si preannunciava di festa, per il tifo ritrovato e per il ritorno di Osimhen, il Napoli non è riuscito ad andare oltre il pareggio casalingo. Dopo un primo tempo molle, lento, e poco preciso per gli azzurri nella costruzione del gioco. Anche nella realizzazione delle occasioni gol sotto porta, il Napoli ha cercato di ribaltare il ritmo e di fare risultato nel secondo tempo. Il Verona di Zaffaroni, schierato inizialmente con il 3412, difendeva a 5, e più uomini, che in linea chiudevano tutti gli spazi e i movimenti degli attaccanti azzurri. Insufficienti le prestazioni di Demme, Raspadori, Lozano. Spalletti ha deciso di schierare tutti i suoi titolarissimi per cercare in ogni modo possibile di fare risultato, ma invano. Il Napoli con l’entrata in campo di Lobotka è riuscito a riconquistare dai 20 ai 30 metri di profondità in fase di costruzione del gioco. Il ritorno in campo di Osimhen è stato accolto con un boato roboante che lo ha spronato ad entrare con una grinta pazzesca. L’occasione gol della partita per il Napoli arriva proprio da lui, al minuto 82, su un tiro pazzesco al volo dal limite dell’area che è andato a sbattere sulla traversa. Strozzando in gola l’urlo del gol. Nonostante il Napoli abbia attaccato per tutta la partita, stava per subire il gol della sconfitta con Ngonge. L’attaccante sotto porta, ha graziato gli azzurri evitando la beffa per Luciano Spalletti. I punti in classifica del Napoli sulla Lazio, al secondo posto, restano tanti: 14. Gli azzurri potevano, con una vittoria, avvicinarsi sempre di più allo scudetto. Martedì sera, per la Champions, si preannuncia un Maradona bollente che al termine della partita ha comunque tifato ed acclamato i propri beniamini.