Lecce, parole Krstovic: “Vorrei scrivere la storia qui”
Krstovic parole – L’attaccante del Lecce ha rilasciato una lunga intervista, spendendo parole al miele nei confronti del club giallorosso.
Non avrà trovato il gol ma, come in ogni appuntamento, ha speso ogni energia presente nel proprio corpo. Alla sua prima stagione presso la corte del Lecce, Nikola Krstovic è già diventato un idolo dei tifosi giallorossi. Nonostante il periodo di appannamento che lo ha colpito, il centravanti montenegrino ha sempre avuto e sentito la fiducia del proprio mister Roberto D’Aversa e dei suoi sostenitori. Dopo aver colpito un legno e rischiato di segnare all’ultimo (seguito dal gol su ribattuta di Dorgu), il classe 2000 è tornato a parlare della grande vittoria contro la Fiorentina, realizzata venerdì nella cornice di un Via del Mare letteralmente esploso. Di seguito, le sue parole al Corriere dello Sport: “Che bella! Vogliamo vedere felice la nostra gente, questo conta più di ogni altra cosa. Io mi prendo il merito di averci creduto più di tutti sul 2-2. Non volevo pareggiare, la Fiorentina era sulle gambe e dovevamo insistere. Abbiamo vinto con una motivazione feroce. E ci siamo ribellati a un destino scritto“.
“Il gol è ossigeno per me! Qualcosa che mi rende l’uomo più felice del mondo in una frazione di secondo quando segno e l’uomo più triste per una settimana quando non segno. Senza gol sto male. Devo arrivare a dieci, almeno. Siamo stati un po’ sfortunati ultimamente. Giocavamo bene, creavamo, ma festeggiavano solo gli altri. Nei secondi tempi spesso peggioriamo, anche contro la Fiorentina abbiamo rischiato troppo dopo 45 minuti perfetti. Siamo la squadra più giovane del campionato, l’inesperienza a volte si sente“.
Lecce, parole Krstovic: “Sogno questo club in Europa”
Nikola Krstovic continua la sua intervista al CdS: “Vorrei scrivere la storia del Lecce. Qui sto davvero bene, mi sento a casa. Sarebbe un bel sogno portare il Lecce in Europa. Penso che se questo gruppo riuscisse a stare insieme due o tre anni, se non partisse nessuno e continuassimo con questa unione, siamo talmente giovani e bravi che potremmo avvicinarci alle posizioni che contano“.
“Zirkzee? Lui è già l’attaccante più forte che c’è in Italia, secondo me. Devo arrivare almeno al suo livello. Zirkzee mi ispira. So già però che i miei compagni in difesa troveranno un modo per fermarlo. Vincere ci è mancato così tanto che adesso non vogliamo far passare di nuovo tutto questo tempo. Dei difensori del Bologna invece mi preoccupa Calafiori. Marca davvero bene quel ragazzo. Banda ed Almqvist Sono due treni. Amo giocare con loro, come amo giocare con Piccoli perché è tanto intelligente. Idoli? Ne ho due: Ibrahimovic e Benzema. E poi Mirko Vucinic, ovviamente“.