Serie A

Lecce-Juve, Allegri non si sbilancia: “Siamo a + 19 sulla quinta”

Allegri Lecce Juve – Il tecnico bianconero non vuole parlare di Scudetto e non si sbilancia dopo la vittoria per 0-3 al Via del Mare: ecco le sue parole. 

I bianconeri vincono e convincono al Via del Mare. La partita della Juve contro il Lecce termina sul punteggio di 0-3 in favore dei bianconeri, e anche Massimiliano Allegri è parso soddisfatto al termine del match. Dopo il triplice fischio il tecnico ha detto la sua ai microfoni di DAZN. Ecco le sue parole.

Lecce-Juve 0-3, le parole di Allegri

Photo by Getty Images – calcioinpillole.com

Sulla partita: “C’è stato un momento i cui c’è stato un abbassamento di attenzione, loro hanno messo una palla in area e abbiamo rischiato. Se subisci gol da una palla scaraventata male dopo si complicano le cose e si rovescia la partita. Dopo quell’azione i ragazzi sono rientrati in partita”.

Il momento della Juve: “Se mi sono abituato a vincere? Ci siamo allenati a cercare di vincere il più possibile e alla gestione della partita. Siamo cresciuti nella serenità e stiamo bene fisicamente. C’è più consapevolezza in tutti i giocatori e questo è importante. Stasera è stata importante, abbiamo avuto qualche situazione buona, non abbiamo fatto bene alcune scelte dell’ultimo passaggio e loro ci hanno creato delle difficoltà, poi sono calati”.

Sulle 300 vittorie in Serie A: “Per noi l’importante è arrivare allo scontro diretto in condizione ottimale e per avere ancora più vantaggio sulla quinta…siamo a più 19. Sono contento delle 300 partite e possono solo ringraziare tutti i giocatori che ho allenato fino ad ora. Ho allenato giocatori straordinari, e mi emoziono ancora!”.

Sugli attaccanti: “Stiamo lavorando e cerchiamo di fare il meglio. Cerchiamo di muoverci meglio nel campo e occupiamo gli spazi giusti per smarcarci, che è molto importante. I ragazzi lo stanno facendo bene”.

Sul gol soffiato da Vlahovic a McKennie: “McKennie ha paura dell’aereo…era meglio di no”.

Miglior momento? “Quando sono tornato a Torino il primo anno c’è stato un po’ di presunzione da parte di tutti di tornare subito a vincere, e non era così. Dovevo riabituarmi a stare in panchina, fare sostituzioni, e conoscere la squadra. Abbiamo fatto un percorso, quest’anno è arrivato Giuntoli che ci dà una grossa mano, c’è un bel gruppo”.

Sul primo posto in classifica: “Nel calcio non c’è niente di impossibile, dobbiamo avere nella nostra testa la voglia di arrivare e di voler rendere possibili le cose impossibile. Poi se ci sono quelli più bravi gli stringi la mano. Cosa è impossibile? Io parlo in generale, sono abituato così, ciò ti sprona a fare le cose al di sopra delle tue possibilità”.

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Published by
Federico Draghetti