Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Lorenzo Colombo, attaccante del Lecce in prestito dal Milan, ha parlato dei suoi obiettivi stagionali. Di seguito le sue dichiarazioni.
INGHILTERRA U21 – “Che la lampadina deve stare accesa 90’. Che in campo internazionale devi andare forte, sempre, in qualsiasi scatto. E che la qualità è alta ma anche che noi ci possiamo stare”.
GOL – “Secondo me in Italia non ci si allena abbastanza nelle conclusioni. Sono gesti che devi automatizzare, che devono venire naturali. Calci calci calci e alla fine sei abituato a ritrovarti in quel tipo di situazioni. Poi certo, ci sono le capacità personali di ognuno, entrano in gioco il carattere, la personalità, rabbia”.
BATISTUTA – “Sì, perché nei Pulcini avevo i capelli lunghi e il mio allenatore di allora mi paragonò a Batistuta esteticamente, e un po’ anche per il tiro, che è un po’ la mia caratteristica principale. Io ero piccolo, Batistuta l’avevo sentito ma non sapevo esattamente chi fosse. Così sono andato a vedere i suoi filmati, a studiarmelo”.
ATTACCANTE – “Un attaccante deve essere completo, non mi piacciono gli attaccanti solo fisici o solo tecnici. Devi avere tutto: attaccare la profondità e venire incontro, saper concludere, soprattutto deve saper fare gol”.
GOL EUROPA LEAGUE – “Me lo ricordo bene, era il mio esordio da titolare al Milan. Eravamo in periodo di Covid e Ibrahimovic risultò positivo la mattina stessa della partita. Stavamo provando le palle inattive a Milanello, arriva la notizia di Ibra, Pioli viene da me e mi dice “guarda che tocca a te stasera”. Per fortuna ho risposto bene”.
OBIETTIVI – “Arrivare almeno in semifinale all’Europeo Under 21, perché partecipare non basta. Salvarci con il Lecce, perché penso che ne abbiamo la possibilità. A livello personale, vorrei dimostrare a me stesso di poter stare in Serie A”.