Leao-Milan, storia di un amore senza lieto fine | Addio Champions, addio al portoghese

Leao-Milan, storia di un amore senza lieto fine | Addio Champions, addio al portoghese

Rafa Leao, attaccante del Milan - lapresse - calcioinpillole.com

Dopo la sconfitta di Napoli la Champions diventa una chimera per il Milan. Inevitabile la cessione di un big: sarà proprio Leao.

Cosa hanno in comune Stefano Pioli, Paulo Fonseca e Sergio Conceicao? Poco se non nulla, ma tutti e tre hanno messo, a ripetizione, il giocatore più forte del Milan, quello dallo stipendio più alto rispetto agli altri, in panchina.

Nessuno discute il valore di Leao, eppure vuoi per la mancanza di leadership, per quel carattere che molti non vedono, per quella discontinuità di un giocatore che ha valori superiori alla media, ci si fa a meno. Senza pensarci due volte.

Per anni, Rafael Leao è stato il simbolo della rinascita rossonera, un talento cristallino capace di accendere il Meazza con le sue accelerazioni e i suoi gol spettacolari. Eppure, quando si chiedeva a Leao il salto di qualità, di prendersi il Milan, quasi mai è avvenuto. Non solo.

Leao va in panchina con Pioli, gioca da subentrante tante partite con Paulo Fonseca, un pò per punizione un pò per discontinuità. Idem con Sergio Conceicao. Sempre le stesse critiche nei confronti del portoghese, nonostante tre allenatori completamente differenti.

Frattura insanabile

Rapporto incrinato anche con la tifoseria, prestazioni altalenanti, richieste economiche elevate e l’interesse di alcuni top club europei. C’è un po’ di tutto nella frattura che sembra insanabile tra il Milan e Rafa Leao. Anche perché a tutto ciò c’è un discorso economico da fare.

Con la sconfitta di Napoli, i rossoneri sono scivolati a nove lunghezze dal quarto posto, magari fosse quello il problema: ci sono quattro squadre prima di andare a riprendere il Bologna. Altro che Champions, il Milan rischia di non andare in Europa. Con tutto ciò che ne consegue.

Rafa Leao
Rafa Leao con la maglia del Portogallo – lapresse – calcioinpillole.com

Il peso di quell’ingaggio

Il Milan, fa notare Gazzetta dello Sport, è reduce da due esercizi chiusi con segno “+” e le previsioni sul bilancio al 30 giugno si aggirano intorno al pareggio. Ebbene, se il club volesse mantenere i conti in ordine, gli introiti persi dalla mancata qualificazione in Champions potrebbero essere coperti dalla vendita di uno o più giocatori.

Leao è il giocatore che pesa di più sul monte ingaggi del Milan, per di più finisce spesso in panchina. La sua cessione potrebbe finanziare il mercato in entrata in un’estate che sarebbe di ricostruzione dopo un fallimento sportivo: non è un caso che Furlani stia cercando un nuovo direttore sportivo (Paratici in pole) con il quale sceglierà il nuovo allenatore (Allegri?), che darà via a un nuovo ciclo. Naturale pensare a un Milan senza Leao: è il giocatore della rosa con lo stipendio più alto e le doti più spiccate. Il suo sacrificio potrebbe servire per prendere giocatori più funzionali, magari con doti minori ma leadership e carattere maggiori.