Serie A

Leao: “Avevo bisogno di Ibrahimovic. Ecco cosa fanno per me Cardinale e Furlani”

Rafael Leão ha rilasciato una interessante intervista ai microfoni del Corriere della Sera. L’attaccante rossonero si è raccontato a 360 gradi. 

Rafael Leão continua a brillare come la stella più luminosa del Milan di Stefano Pioli. Dopo un periodo così così, in cui è stato criticato per la mancanza di concretezza sotto porta, è tornato a dimostrare di essere un calciatore unico nel suo genere, e che anche se non segna combina sempre qualcosa di estremamente positivo per la sua squadra. Leao non si mette in mostra, però, soltanto sul campo. Di recente, ha pubblicato il suo primo libro autobiografico, dal titolo SMILE, dove racconta la sua vita sotto ogni aspetto.

In occasione della pubblicazione, ha rilasciato una bella intervista ai microfoni de Il Corriere della Sera. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni.

L’intervista a Leao

Calcio significa felicità: “È la gioia dei bambini che giocano per strada, in tutti i luoghi del mondo”.

Mondo social: “I social sono pericolosi, non è un mondo positivo. Troppo odio, troppe cattiverie. Le cose che so non le ho imparate lì. Li uso perché devo averli per il mio lavoro, però non mi piacciono. Si sorride poco sui social”.

All’haters che gli ha recato offese razziste: “Sui social e non solo esiste gente così, purtroppo. Manca spesso l’educazione in famiglia, a scuola. Lui non sa nemmeno cosa ha fatto. E questo è un problema: i razzisti spesso non si rendono nemmeno conto di essere razzisti”.

Ibrahimovic lo definisce un genio: “Non sono un genio. Però lui ha fatto alzare tanto il mio livello. Mi parla di tutto, non solo del calcio. Avevo bisogno di lui: mi ha aiutato non solo come calciatore, ma anche come uomo. È molto importante per me. Lo era quando giocava, lo è anche adesso”.

Idoli: “Cristiano Ronaldo. Quando ero piccolo, Ronaldinho. Nella musica non ho un vero idolo. L’unico forse Bob Marley. Ho anche un suo tatuaggio”.

Cosa gli dice sempre Pioli: “Sei sempre l’ultimo”.

Cosa gli dice Cardinale: “Non ci vediamo spesso, ma mi vuole bene, mi aiuta. Mi ha anche dato il suo numero di telefono, ma non l’ho mai chiamato, non vorrei disturbarlo. Anche l’a.d. Giorgio Furlani mi è molto vicino: mi parla anche in portoghese. Grande persona”.

Futuro: “Il mio futuro è al Milan. Sono qui e ho ancora un contratto di quattro anni. Il Milan mi ha aiutato quando ero in una situazione difficilissima, mi è stato vicino. Io non dimentico, sono leale. Sono arrivato da ragazzino, qui sono cresciuto come uomo e come calciatore. Voglio vincere ancora, la mia testa è qui”.

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Published by
Gabriella Gaudiano