Le parole del medico su Pogba: “La terapia non ha funzionato. Sul rientro…”
Tiene banco il caso Paul Pogba che ha recentemente deciso di operarsi per garantirsi il rientro in campo prima dei Mondiali.
Paul Pogba: l’operazione, il rientro, le parole del medico
La terapia conservativa – che avrebbe dovuto evitare a Paul Pogba la meniscectomia o l’operazione di sutura – non ha dato esito positivo e così, lunedì, il centrocampista francese ha deciso di operarsi per porre fine questa vicenda. La Juventus, nella persona di Allegri prima e Arrivabene poi, non sembrerebbe aver gradito lo sviluppo delle cose dal momento che sin dai primi controlli i consigli dello staff erano orientati verso un’operazione.
“Pogba aveva fatto una scelta conservativa, lo riavremo a gennaio. Difficilmente sarà prima di novembre, serve essere realisti. Le cose… Non piacciono. Se gioca il Mondiale? Il Mondiale non è un problema mio. Quello della Juventus è che torna a gennaio”. [M. Allegri]
Il medico Roberto Rossi, colui che ha operato il calciatore, ha commentato così…
“La terapia conservativa non ha funzionato. Anzi, la lesione si è aggravata. Immaginiamo il menisco come una guarnizione, costituita da fibre di collagene. A volte accade che le fibre non siano più riparabili: dipende dalla sede della lesione, dalla tipologia della lesione e dalla qualità dei tessuti. Quando martedì siamo intervenuti abbiamo valutato tutti questi tre elementi. Anche se avessimo voluto compiere una sutura del menisco rotto, non c’erano le condizioni per poterlo fare: non era più riparabile. Si è potuti intervenire soltanto con una meniscectomia. Del resto, il giocatore era già stato visitato da due luminari del settore, una consulenza direttamente negli Stati Uniti e un’altra in Francia: in entrambi i casi i chirurghi avevano dato indicazione per un intervento“. In accordo anche con i medici della Juventus abbiamo indicato in otto settimane il tempo necessario affinché Pogba possa riaggregarsi alla squadra e tornare agli allenamenti in gruppo. Questo è il tempo stimato, poi occorre valutare le condizioni e le reazioni quando inizierà a forzare”.