Le ASL impongono l’isolamento alle squadre con casi Covid: i nazionali non partono
Dopo la positività al Covid del CT della Nazionale italiana Roberto Mancini, i guai in vista della pausa nazionali non finiscono. Le ASL di Roma, Firenze, Milano, Genova e Modena hanno infatti disposto l’isolamento fiduciario per i gruppi squadra di Roma, Lazio, Fiorentina, Genoa e Sassuolo, in seguito alle positività al Covid riscontrate. L’isolamento implica che i giocatori delle squadre interessate non possano partire per gli impegni con le proprie nazionali.
La prima ASL a prendere provvedimenti è stata quella di Firenze, che ha imposto l’isolamento fiduciario ai Viola in seguito alla positività di Josè Maria Callejon. A seguire sono arrivati i provvedimenti della altre autorità sanitarie locali, in una fase di forte crescita dei contagi da Covid-19. Colpita infatti la Roma, che deve fare i conti con la positività di Edin Dzeko; la Lazio al centro di un caos tamponi con le positività di Immobile, Leiva e Strakosha; il Sassuolo con Haraslin e Djuricic, l’Inter con Padelli e il Genoa con Zapata.
A subirne le conseguenze anche la nazionale italiana, che dovrà fare a meno di 15 dei 41 giocatori convocati da Mancini (anche lui positivo) per le partite di Nations League contro Bosnia e Polonia. Non potranno rispondere alla convocazione Acerbi, Biraghi, Criscito, D’Ambrosio, Mancini, Spinazzola, Barella, Castrovilli, Cristante, Gagliardini, Locatelli, Pellegrini, Berardi, Caputo e Immobile.
La pausa nazionali non è ancora iniziata, ma si appresta a partire nel peggiore dei modi. In attesa di altri provvedimenti delle autorità sanitarie.