Serie A

Lazio, Zaccagni: “Contento di quanto fatto, ma posso dare di più”

Il giocatore della Lazio Mattia Zaccagni è intervenuto al magazine Lazio Style Summer per commentare questo primo inizio di pre season dei biancocelesti. Le sue parole dal ritiro della squadra riportate sul sito ufficiale.

(Photo by Marco Rosi, Onefootball.com)

Lazio, Zaccagni: “Il gol al Porto il momento migliore, ci preparemo al meglio per la prossima stagione”

“Mi piace molto Auronzo di Cadore. C’è un bell’ambiente, si lavora bene e si sta finalmente freschi: sicuramente prepareremo al meglio la stagione che verrà”.

“Sicuramente in un anno è successo molto. In poco tempo mi è cambiata la vita sotto ogni aspetto, sia dentro che fuori dal campo. Sono molto contento di quanto fatto finora però sono sicuro di poter dare ancora di più”. 

Il gol ad Oporto contro il Porto è stato il momento migliore nella passata stagione. Lo scorso anno è stato il mio debutto in una competizione europea, per questo il primo gol non si scorda mai”. 

Non ho detto nulla a Messi quando l’ho incontrato. Me lo sono trovato davanti all’improvviso, eravamo all’Hard Rock Ibiza. Appena l’ho visto mi è subito venuto spontaneo chiedergli la foto, non gli ho detto altro perché ero tesissimo”. 

Quella di Verona-Cittadella nel 2019 è stata una notte che mi ha cambiato vita e carriera. Se non avessimo vinto quella partita, saremmo rimasti in Serie B e non so se poi sarei approdato in A ed intrapreso il percorso che mi ha portato qui ora”.

Sì avrò il 20 anche in questa stagione. Un numero che ho utilizzato fin dal mio primo anno di A con il Verona. Me lo porto dietro da tanto, ci sono molto legato.” 

“Nel gruppo squadra di Whatsapp si scherza tanto, tra foto e GIF. Appena sono arrivato alla Lazio, dopo una settimana mi ero già integrato grazie ai miei compagni che mi hanno accolto subito benissimo”.  

Roma ha pochi difetti, anzi nessuno. Forse il traffico, anche se mi aspettavo peggio. Ho preso casa a Roma nord, la mia zona preferita, in 20 minuti sono a Formello. A Roma ero già stato in passato, quindi il centro lo conoscevo ed è fantastico, per non parlare di tutti i monumenti che ci sono”. 

“Quando ho saputo che serei diventato padre è stata un’emozione fortissima e veloce. Io e Chiara ci siamo detti che volevamo provare ad avere un figlio e dopo 2/3 settimane era già incinta: è stata un’emozione indescrivibile”.  

Io sono molto riservato riguardo la mia vita privata, lei invece, anche per il lavoro che fa, è un po’ più esposta: diciamo che abbiamo trovato un punto d’incontro, un nostro equilibrio. È una donna fantastica, chi la conosce lo sa. Sono fiero di averla al mio fianco, ha dato alla mia vita tanta positività”.  

Ce ne sono stati tanti di giocatori della Lazio del passato che mi piaccioni. Da quando avevo 3 anni, guardavo ogni partita di calcio. Della Lazio ricordo vagamente Nedved, anche se all’epoca ero molto piccolo. Un punto di riferimento per me però, tra passato, presente e futuro, è Immobile”.  

Ricordo che un’estate un tifoso del Verona venne fino al mio paese a Bellaria per farsi autografare una mia maglietta. Forse questa è stata la cosa più folle che un tifoso ha fatto per me”. 

“Probabilmente in questa stagione punto sul ritorno di Lukaku all’Inter: è stato una sorpresa, non me lo aspettavo, soprattutto per le cifre spese dal Chelsea solamente un anno fa”. 

“Non so in chi mi possa rivedere tra i giovani, però in Romero noto quella cattiveria e testa giusta per arrivare ad alti livelli. Sullo sfondare nel calcio poi dipende sempre da persona a persona, bisogna essere bravi a gestire bene le situazioni e rimanere con i piedi per terra”. 

“Ultimamente mi sto appassionando al padel, mentre da ragazzo invece giocavo ogni estate a footvolley, uno sport spettacolare”. 

“Tra vent’anni sarò felice se avrò raggiunto tutti gli obiettivi prefissati nella mia testa, che custodisco gelosamente, oltre ovviamente a mantenere un rapporto speciale con la mia famiglia, che rimane fondamentale”.  

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Published by
Riccardo Tanco