Lazio, Vecino voleva la cessione: il retroscena con Sarri
Il Messaggero riporta un retroscena interessante su Matias Vecino e la volontà di lasciare la Lazio nei giorni scorsi. Decisivo il dialogo con Sarri
Sono stati giorni caotici per Matias Vecino alla Lazio. Il centrocampista uruguaiano è stato ad un passo dal lasciare la Capitale. Il Galatasaray sembrava ormai la sua prossima destinazione, club turco nel quale avrebbe trovato un certo spazio dove tornare protagonista. Ma sul più bello la trattativa si è interrotta e alla fine Vecino è rimasto alla Lazio sotto la guida di Maurizio Sarri. Cosa è accaduto davvero lo spiega oggi Il Messaggero. A premettere che il Galatasaray ha confermato ufficialmente che per il centrocampista ex Inter era praticamente fatta. E’ stato il Vicepresidente del club di Istanbul a rivelarlo, aggiungendo che anche Sofyan Amrabat era stato vicinissimo. La decisione di Vecino di rimanere alla Lazio è dipesa essenzialmente da Maurizio Sarri. I due hanno avuto un colloquio decisivo quando la trattativa col Galatasaray era in fase di chiusura. Tutti i dettagli.
Vecino, Sarri lo ha convinto
La fonte romana spiega che era stato Matias Vecino ad impuntarsi sulla partenza. E’ rimasto molto deluso dalle tre panchine di questo inizio di stagione. In nessuna gara della nuova Serie A il centrocampista è partito titolare. E per questo aveva accettato di buon grado il trasferimento in Turchia, dove avrebbe sicuramente avuto uno spazio importante nel gruppo e in campo. Si è sentito messo da parte, anche e soprattutto dal mercato. La Lazio ha acquistato due nuovi centrocampisti: Nicolò Rovella e Matteo Guendouzi. Due giocatori su cui Sarri ha intenzione di puntare forte. E Vecino? In tre gare di Serie A, l’ex Inter ha giocato in due occasioni da subentrato. Per lui 60′ minuti totali divisi nei due incontri. Troppo poco per un giocatore che la scorsa stagione era stato protagonista. Da qui la decisione di lasciare, ma Sarri ha bloccato tutto. Il tecnico toscano ha motivato la situazione a Matias, promettendogli spazio e dandogli una bella iniezione di fiducia. Lui è rimasto allora nella Capitale, ma si aspetta molto di più dal suo allenatore.