Lazio-Torino, Juric: “Obiettivi? Abbiamo bisogno di conoscerci”
Il tecnico del Torino, Ivan Juric, ha commentato il pareggio ottenuto contro la Lazio nel secondo turno di Serie A. Ecco le sue parole, riportate dalla redazione di TMW.
Torino-Lazio, le parole di Juric nel post partita
Su Lukic
“L’ho detto anche ieri: mi sono piaciuti Ricci e Linetty a Monza e volevo dare continuità a quel gruppo. Poi è entrato e ha fatto bene”.
Come spiega il calo nella ripresa?
“Abbiamo fatto 60 minuti ottimi, anche ad inizio secondo tempo siamo partiti bene ma poi l’occasione di Immobile ha cambiato l’inerzia. Dovevamo essere più incisivi davanti, poi abbiamo sofferto qualcosa. Dobbiamo lavorare sulla condizione fisica, abbiamo avuto problemi e serve avere un impatto che duri di più”.
Siete più compatti che cattivi?
“Non direi…Il modo di giocare è il solito, magari gli interpreti fanno diversamente ma ci è mancato un po’ l’uno contro uno, il cross, le giocate delle fasce. Dobbiamo alzare la qualità. La Lazio ha giocatori forti, ma per 60 minuti ci è mancata la qualità in avanti”.
Un commento su Buongiorno.
“Non ho dubbi su di lui, l’anno scorso Bremer e Rodriguez hanno fatto un campionato strepitoso ed è stato penalizzato. Ora siamo cinque difensori, tutti hanno le qualità per poter giocare titolari”.
Come giudica la prestazione di Linetty?
“Non ho pensato di darlo via. L’anno scorso Lukic ha fatto benissimo, poi c’erano Mandragora e Pobega e poi è arrivato Ricci. Oggi ha giocato perché lo ha meritato, a Karol gli voglio tanto bene. Nella mia testa non c’è mai stata l’opzione di mandarlo via”.
C’è stato un salto di qualità nel suo Toro?
“Le difficoltà ci hanno rafforzati. A Monza avevo la sensazione di un gruppo consapevole e che ha reagito in maniera positiva, lavorando con tanta voglia. Anche oggi ho percepito che sono tosti, si aiutano e sono dentro alla partita. Spero di continuare così, anche se ci vuole ancora tempo: stiamo crescendo bene, ora dobbiamo migliorare per essere più competitivi. Ma sono soddisfatto delle prime due partite”.
Il Toro ha una nuova dimensione?
“I punti sono relativi, l’importante è farli. Noi non abbiamo obiettivi, dipende da come cresceremo e da come faranno i nuovi, dobbiamo conoscerci e vedere se riusciamo ad alzare il livello. Dobbiamo vedere tante cose per capire se siamo meglio, peggio o uguali. L’idea di gioco è migliore rispetto all’anno scorso, siamo più fluidi”.
Di cosa avete bisogno davanti?
“Tutti le squadre hanno tanti cambi davanti, i giocatori fanno 60 minuti e altri 30. Noi abbiamo poche opzioni, oggi ho dovuto mettere Seck a sinistra. E’ lì che si decidono le partite: tutti hanno più soluzioni, bisogna valutare anche infortuni e cose varie. Speriamo di fare ancora qualcosa. Abbiamo scelto di avere Sanabria e Pellegri, ci serve un altro uomo: un attaccante o trequarti. Ma ci fidiamo di Sanabria e mi auguro di veder crescere Pellegri”.