Serie A

Lazio, senti Cataldi: “Un onore indossare questa maglia, volevo….”

Danilo Cataldi, centrocampista della Lazio, ha parlato a Lazio Style Radio dopo il rinnovo e in vista della sfida contro l’Inter a San Siro.

Lazio, le parole di Cataldi

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

“Quello con questi colori è un legame lungo oltre vent’anni, rappresenta un pezzo di vita, spero di onorarlo al meglio fino a quando me ne sarà data l’opportunità. Giocare con questa maglia era un sogno, nel tempo è diventato un obiettivo. Quando ero andato via in prestito avevo l’obiettivo di tornare, quando questo è accaduto volevo far cambiare idea agli addetti ai lavori, i quali avevano valutato male la persona. Non mi andava giù, volevo far togliere il dubbio su queste errate percezioni per poi eventualmente andare via in modo pulito e per fortuna le cose sono andate per il meglio. Ora sono un altro calciatore, ho avuto l’opportunità di lavorare con allenatori che mi hanno cambiato, l’esperienza e minutaggio in campo aiutano nel percorso”.

Quando c’è stata la svolta?
“Il secondo anno di mister Pioli ha rappresentato per me un grande rimpianto, non ero riuscito a confermarmi dopo una prima annata decisamente positiva. Da un anno e mezzo gioco stabilmente da playmaker e questo mi ha fatto crescere tanto”.

Sente ancora qualche ex compagno?
“Sono tuttora in contatto con Ledesma, ho conosciuto tanti esperti in quel ruolo, perché ci sono stati anche Biglia e Lucas Leiva, con il quale ho giocato più di tutti. Ho un’altissima stima nel suoi confronti, è stato il mio punto di riferimento”.

Quanto pesa il ko di sabato scorso?
“Giocare contro il Torino è sempre complicato per noi ma ci siamo, siamo carichi, giocheremo due volte a Milano in sette giorni, dovremo dare tutto nonostante la stanchezza”.

Cataldi elogia Radu

(Photo by Marco Rosi – SS Lazio/Getty Images)

Il record di presenze di Radu?
“Non credo di raggiungerlo, ma lavorerò per farlo. Rappresenta un pezzo importante della storia del club. Lui è stata la mia ancora in tanti momenti”

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Published by
Alberto Petrosilli