L’allentore della Lazio, Maurizio Sarri ha parlato della vittoria importante ottenuta in Champions contro il Celtic. Ora gli ottavi sono ad un passo.
Vittoria importante, anzi fondamentale per la Lazio di Maurizio Sarri che piega 2-0 il Celtic e si avvicina agli ottavi di finale della Champions League. La situazione del gruppo E, in attesa delle altre gare, vede i biancocelesti al comando della classifica con 10 punti. Se questa sera l’Atletico Madrid dovesse battere il Feyenoord, la Lazio centrerebbe il passaggio agli ottavi. Di questo ne ha parlato proprio l’allenatore biancoceleste.
Di seguito le parole di Maurizio Sarri dopo la vittoria della Lazio contro il Celtic.
La conferenza apre cosi: “Come ho spiegato l’anno scorso la differenza tra campionato ed Europa League. Quest’anno stiamo facendo il contrario. L’atmosfera della Champions ci dà motivazioni che in campionato ci mancano, questo è un grosso limite. Oggi abbiamo fatto una bella partita, attenta e concentrata”.
Sarri poi parla della squadra: “Non avevo grandi dubbi sul fatto che siano con me. Ho dubbi sulla mentalità della squadra che ha delle mancanze in certe partite che vengono considerate facili. E poi in campo siamo senza determinazione, applicazione feroce, senza aggressività. L’unica preoccupazione che ho è in questo senso, non dell’aspetto personale dei giocatori. Se avessimo avuto la stessa applicazione di questa sera in campionato avremmo avuto molti punti in più. Il pubblico è stato spettacolare, fa piacere renderlo felice. Le somme però tiriamole con il Cagliari”.
Poi sulla decisione di inserire Immobile dopo un’ora: “È nata stamattina, anche valutando il calendario. Poi volevamo avere 2-3 cambi importanti in panchina. Pedro e Immobile lo sono. Non vogliamo dissanguare i giocatori. Ciro veniva dallo spezzone lungo contro la Salernitana, oggi abbiamo deciso di far giocare Castellanos. Luis Alberto È uscito per crampi, non per problemi muscolari”.
Su Isaksen e Marusic Mazzarri parla cosi: ” Isaksen andava solo aspettato, ha fatto un buona partita. Non parla italiano anche se le brutte parole le ha già imparate. È giovane e viene da un altro campionato. Bisognava dargli tempo. Ha dovuto cambiare anche alimentazione. Sono assestamenti che un 30enne magari può assorbire con un tempo minore rispetto ad un 20eenne. Ma si vede in allenamento che ha le doti. Marusic a sinistra? È una soluzione che spesso si è rivelata giusta, penso a Maldini che giocava a sinistra. Giocando con Lazzari e due centrali altissimi non me la sono sentita di fare a meno della fisicità di Marusic”.
L’allentore della Lazio poi chiude parlando di Lotito: “Mi dice da tre anni di mettere i giocatori migliori. Il mio futuro? Io ho detto di voler chiudere qui ma il calcio lo sai com’è . Perdi deu partite e vai a casa, ne vinci due e rinnovi per cinque stagioni. Questa dimensione è adatta a me, la società non è di fondi ma di una persona con cui parli. Quindi ci sto bene. Ho un contratto fino al 2025. A fine anno dovrei sicuramente rimanere un’altra stagione, poi se ci sono i presupposti rimango volentieri”.