Il tecnico della Lazio, Maurizio Sarri, ha parlato in conferenza stampa al termine del match contro la Roma, valido per la 27a di Serie A. Ecco le sue dichiarazioni.
Sul Derby: “Se qualcuno pensa di potersi abituare al derby sbaglia. Più stai in un ambiente e più lo senti. Ho giocato in tutti gli stadi più importanti del mondo e ho sempre dormito la notte prima, ieri ho fatto fatica. Emozione unica, sono contento per i tifosi. Oggi lo stadio era uno spettacolo. Sono contento per i punti ma più che altro per loro”.
Su Mourinho: “Lascialo fare Mourinho, lui è così. A me quasi sempre mi è simpatico. Non c’è niente da rispondergli. Abbiamo vinto il derby, siamo felicissimi e non vogliamo far polemica. L’espulsione ci ha agevolato, ma i dati dicono che avevamo in mano la partita anche prima. Mi sono raccomandato nell’intervallo di non avere fretta, di fargli correre perché prima o poi il buco per entrare si trovava”.
Sul rendimento difensivo: “Sì è un po’ sì. Ero convinto che potevamo fare meglio dell’anno scorso ma non così. Romagnoli per noi è una pedina importantissima, sembra nato apposta per difendere così. È diventata la guida degli altri, sono cresciuti tutti. Voglio spendere una parola per Hysaj: è tra i più criticati, ma in Italia negli ultimi 2 mesi e mezzo è stato uno dei migliori”.
Come ha caricato la squadra dopo l’uscita dalla Conference League? “Della sconfitta contro l’AZ ho parlato il girono dopo ma ieri e oggi no. Ho solo detto che per noi il derby aveva una valenza doppia: è uno scontro diretto e una stracittadina. È stato un bel martellamento. La testa dei giocatori inconsciamente ha sentito di più gli obiettivi di campionato che quelli europee. A me è successo a Napoli: dopo la sconfitta contro lo Shakhtar mi infuriai, in riunione il giorno dopo uno dei giocatori più esperti mi disse che erano rimasti tutti lì per il campionato”.