Lazio, Reina: “I fatti di Bergamo e Marsiglia sono problemi sociali”
Anche questo weekend Maurizio Sarri non si è presentato alla consueta conferenza stampa pre match. Al suo posto un calciatore, oggi è toccato a Pepe Reina. Queste le sue parole:
Quali altri obiettivi vuoi ancora raggiungere?
“Quando hai quasi 40 anni i i record si compiono da soli. L’importante è mettersi a disposizione del gruppo e del mister“.
Come valuti i giovani portieri che si allenano con te e Strakosha?
“Per noi sono d’aiuto e per loro è un’opportunità. Hanno il futuro davanti a sé. Adamonis ha fatto un passo in avanti importante quest’anno, ha migliorato parecchio la sua struttura e la sua tecnica. Abbiamo un rapporto positivo“.
Qual è il segreto per rimanere su alti livelli alla tua età?
“La dedizione e l’amore per quello che fai. Io ho fatto del calcio la mia ragione di vita. Bisogna mangiare bene e riposare bene, aspetti che al di fuori non vedono“.
Qual è la vera dimensione della Lazio?
“Siamo in un periodo di transizione, stiamo accettando le idee di Sarri. Nelle ultime settimane abbiamo fatto dei passi in avanti importanti e la Lazio sta diventando una squadra solida, che è il nostro primo obiettivo. Solo se diventiamo continui possiamo capire il nostro vero valore“.
Il mio futuro alla Lazio?
“Dare il 100%. Se raggiungiamo l’Europa il mio contratto si rinnova di un anno, ecco il mio obiettivo“.
Su Strakosha:
“La concorrenza tra i due fa bene a noi e alla squadra. Siamo amici, lo considero tale fuori dal campo“.
Hai giocato con Ribery al Bayern Monaco…
“Abbiamo un rapporto buono. L’anno scorso ci siamo ritrovati quando era a Firenze. Ci siamo scambiati la maglia e abbiamo chiacchierato. È sempre un piacere vederlo, è una persona che stimo tantissimo“.
Lo scatto nella mentalità c’è stato nell’ultimo ritiro?
“Qualcosa sicuramente dopo Verona è cambiato. Quasi sempre i confronti diretti nello spogliatoio e le riunioni tra di noi fanno soltanto bene. Credo che la squadra abbia capito l’importanza di giocare con la stessa grinta contro ogni avversario. Ogni partita deve essere una finale per noi: si ragiona meglio senza pensare troppo in avanti, bisogna pensare settimana dopo settimana“.
Come avete vissuto l’assenza dei tifosi a Marsiglia?
“Non so le regole francesi. È un peccato che nel 2021 le squadre non possano avere i tifosi in trasferta. Mi fa pena“.
A Bergamo sei stato anche colpito da un oggetto, mentre a Marsiglia sono piovuti su Luis Alberto…
“È un problema sociale, non di calcio. In Inghilterra non succede mai, qui invece sì e sempre sugli stessi campi. Facciamoci una domanda“.
Immobile è diventato il miglior marcatore della storia della Lazio:
“È un calciatore determinate, ha scritto la storia. Ha una facilità di segnare che è rara, per noi è vita. Non mi ha mai segnato in una partita ufficiale? Non lo so questo…”.