Dal 2019 del futuro dello Stadio Flaminio non si sa più nulla. In quell’anno uno studio voluto dal comune individuò le linee guida per il recupero e la riapertura, non ancora avvenuta nonostante le continue denunce del Codacons, le proposte del municipio e per ultime le proteste dei tifosi della Lazio. Quest’ultimi nelle ultime settimane hanno più volte manifestato il loro desiderio di ritornare all’antico stadio. Prima con un sit-in sotto la curva Nord dello stadio e poi con la particolare traversata del Tevere da parte di un piccolo gruppo di tifosi.
Lotito per primo propose questo “ritorno al passato”. Durante il ritiro estivo di Auronzo di Cadore galvanizzò i tifosi, speranzosi di poter avere uno stadio di proprietà con una possibilità di entrate superiore. Nel frattempo anche la sindaca Raggi espresse il suo apprezzamento all’idea, ma nulla si è mosso fino ad oggi. Durante la presentazione di un evento benefico in vista del derby di domenica, il patron biancoceleste è tornato a parlare della questione:
“La situazione è in itinere, stiamo affrontando alcune tematiche di carattere tecnico-burocratico. Da parte nostra c’è tutta la volontà di trovare una soluzione. Si tratta di contemperare le esigenze delle normative pubbliche con le nostre. Speriamo di poter arrivare a trovare la soluzione definitiva”.