Lazio, Lotito: “Non ci sarebbe il pienone neppure se regalassi i biglietti”
Giorno speciale per il patron della Lazio Claudio Lotito. Oggi, infatti, il presidente biancoceleste spegne 65 candeline. In occasione del proprio compleanno, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Lazio Style Radio. Ecco gli spunti più interessanti, tra il finale di stagione e le recenti diatribe per il costo dei biglietti.
Lazio, le parole di Lotito a Lazio Style Radio
Come passerà questo giorno speciale
“Sarà una giornata come tutte le altre, questa sera ho una cena istituzionale in Lega, ho un po’ di cose da fare. Meno male che c’è qualcuno che mi vuole bene, perché solitamente… C’è uno zoccolo duro che ancora appoggia il mio operato”.
Sul finale di campionato
“Questo è un campionato avvincente, dovremmo essere tutti contenti, non c’è niente di scontato né al vertice, né in fondo alla classifica, è ancora tutto aperto. La Lazio ha sempre veleggiato nell’alta classifica, tra il quarto, il quinto massimo sesto posto. Abbiamo sempre partecipato alle competizioni europee quindi non capisco questo atteggiamento ostile che non ha senso”.
Le recenti polemiche dei tifosi
“Non è un problema del prezzo del biglietto, capisco anche la crisi economica, però non so neanche se li regalassimo tutti i biglietti se ci sarebbe il pienone. Ho fatto le campagne più favorevoli ai tifosi ma non mi sembra che ci sia lo stadio sempre pieno. Nell’ultima gara contro la Sampdoria 3.000 biglietti erano gratuiti, il resto era a 10-20 euro, e le presenze erano comunque attorno alle 30.000. Il problema è che abbiamo una presenza limitata rispetto a tanti altri club. I tifosi dovrebbero essere contenti, la Lazio è l’unica che non ha cambiato proprietà, vedi Roma, Milan e Inter. La stabilità c’è, al di la di tutte le stupidaggini che vengono scritte. La Lazio non ha problemi di nessuna natura. L’unica cosa positiva è che io sono il pungiball della tifoseria, mi fa piacere almeno sanno con chi sfogarsi, voglio sottolineare che le mie parole non sono polemiche. Vorrei tornare a vent’anni fa quando ho preso la Lazio, sicuramente stavo meglio”.