Lazio, Lotito: “Greenwood? Pronto un nome dieci volte meglio”

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Lazio, Lotito: "Greenwood? Pronto un nome dieci volte meglio" Photo by Getty images - calcioinpillole.com

Nel giorno della presentazione di Marco Baroni, il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha parlato del mercato del club, soffermandosi su un nuovo obiettivo in alternativa a Mason Greenwood.

In occasione della presentazione in conferenza stampa di mister Marco Baroni, il presidente della Lazio, Claudio Lotito, è intervenuto facendo il punto sul mercato condotto fin qui. Il patron dei biancocelesti si è soffermato su Mason Greenwood, rilasciando interessanti novità su nuovi obiettivi del club: “Greenwood? Lo scorso mercato siamo arrivati 20 minuti in ritardo per un dislivello tra i mercati di Italia e Inghilterra e così è saltato. Avevo preso Greenwood l’anno scorso ma voi non sapevate neanche chi fosse. Era saltato per un disallineamento di un’ora tra i due mercati e i fatti mi avevano dato ragione perché poi ha fatto bene. Ma non c’è solo Greenwood, ci sono anche altri giocatori che voi neanche sapete. Se vi dicessi un nome, che non vi dico perché voglio farvi rimanere con la curiosità, che vale 10 volte Greenwood“.

Lazio, Lotito: “Baroni scelta pensata”

Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, continua il proprio intervento tra chi è andato via in questo mercato e la scelta di Marco Baroni: “C’è gente che decide di andarsene. Poi Luis Alberto. Ha avuto i soldi che voleva, perché sapeva che si trovava in una condizione di difficoltà. Il calcio è cambiato, c’è un altro modello. Sarri e gli acquisti? Se prendevo Berardi ero morto, lui voleva Ricci, noi abbiamo speso 25 milioni per Rovella. Poi vediamo chi sarà meglio dei due. Poi ha preso Pellegrini che voleva lui, come avevamo fatto con Hysaj. Il nostro errore è aver mantenuto dei calciatori che non davano il massimo. Kamada? Il procuratore ha chiesto 2,5 milioni per il rinnovo di un altro anno, ma io devo fare gli interessi della società, siamo quotati in borsa“.

La scelta dell’allenatore Baroni è una scelta pensata, voluta e basata sulla valutazione tecnica della qualità della persona e sul progetto che la Lazio intende intraprendere su una squadra che si baserà sulla forza fisica e sulla corsa. Doveva essere la panchina d’oro, se l’è guadagnata sul campo con il Lecce e il Verona, non ha avuto la fortuna di mettersi in mostra in un altro palcoscenico e oggi ce l’ha. Gioca chi merita e chi è in grado di fare la differenza, chi non è in grado non gioca. Noi vogliamo riportare una squadra organizzata, efficiente e propositiva, che faccia spettacolo dove i giocatori scendono in campo per dimostrare il loro impegno con la maglia sudata, cosa non accaduta in passato“.