Lotito FIGC – Il presidente della Lazio Lotito entra in lotta aperta con la FIGC e annuncia azioni legali: provocazione o piani reali?
La guerra fra la Lega Serie A e la FIGC è cominciata. Ormai da tempo c’è una spaccatura netta di vedute fra Lorenzo Casini e Gabriele Gravina, acuita con la mossa da parte di club come Juventus, Inter, Milan e Roma di chiedere al presidente federale la riforma del campionato scendendo a 18 squadre.
Ma il clima all’interno dell’assemblea è sempre più rovente e Claudio Lotito è scatenato. Il presidente della Lazio e consigliere federale non le manda a dire e sulle pagine de La Repubblica annuncia l’intenzione di adire alle vie legali contro la FIGC. Nel mirino il peso dei voti dei club di Serie A in Consiglio Federale, che contano per il 12% rispetto al 17% della Lega Pro e al 34% della Lega Dilettanti.
La Repubblica riporta le parole di Lotito che si scaglia contro la Federazione: “Facciamo causa alla FIGC. Non contiamo nulla. Avete mai visto una società in cui chi mette i soldi vede poi decidere in tutto e per tutto gli altri che compongono quella società?”.
E nel mirino c’è il sistema federale: “Il presidente viene eletto dai voti dei componenti. E a quel tavolo noi facciamo la parte dei ragazzini al tavolo degli adulti. La Lega Serie A è marginale, mentre la Serie C è decisiva. Sono i numeri a dire che non contiamo nulla: se la Lega Dilettante unisce i voti della Lega Pro è sufficiente a mettere in ginocchio qualsiasi altra idea”.
In sintesi: “Un club di Serie C conta più di uno di Serie A, un club di Serie D più di uno che fa la Champions League“.
Lotito poi espone la propria soluzione: “I legali si occuperanno della parte che compete a loro, ma la nostra soluzione è semplice. Queste regole non ci stanno più bene. Gravina e la Federcalcio si sentono blindati nel loro statuto. Noi vogliamo che la Serie A, composta da club che hanno immagine, tifosi e che producono il 90% del fatturato si trasformi in qualcosa di diverso. La Lega Serie A deve essere la nuova Premier League“.