Lazio, l’ecletticità di Noslin è un’arma in più per Baroni
Tijjani Noslin è stato il grande protagonista nella vittoria della Lazio contro il Napoli negli ottavi di finale di Coppa Italia. Una tripletta da attaccante vero che ha steso i partenopei e messo in luce il talento di un giocatore particolare e che aumenta le scelte offensive a disposizione di Marco Baroni.
Se da un lato ieri sera il tema principale è stato il voluto suicidio sportivo del Napoli, che grazie a scelte di formazione inizial avvallate dal proprio allenatore ha scelto di uscire anzitempo dalla competizione, nulla toglie alla grandissima prova della Lazio che si è guadagnata con pieno merito la qualificazione ai quarti di finale della Coppa Nazionale dopo una partita sostanzialmente dominata dall’inizio alla fine.
Lazio, Noslin si è preso l’Olimpico. Ala, trequartista, punta? Tijjani è il simbolo della crescita stagionale dei biancocelesti
Una partita in cui la Lazio pur operando turnover ma senza stravolgere l’organico e comunque mostrando voglia di vincere, ha confermato di essere una delle squadre più interessanti e anche belle da vedere del nostro campionato. Una formazione compatta e che cerca di dominare la partita, e che ieri ha surclassato il Napoli B con ritmo, intensità e idee di gioco varie, efficaci e chiare nello svolgimento e nei movimenti.
Ovviamente a prendersi la scena è stato Tijjani Noslin, che con la sua tripletta ha firmato in modo decisivo il risultato di 3-1 con cui si è chiusa la partita. Con l’assenza di Dia e la panchina per Castellanos, Baroni ha scelto di affidare a lui il peso dell’attacco della Lazio nel match di ieri sera e con Noslin che non poteva rispondere meglio di così alla fiducia riposta in lui dall’allenatore che lo ha fatto esplodere al Verona (5 gol e 4 assist da gennaio in poi e decisivi per la salvezza dei veneti) che questa estate lo ha voluto nell’esperienza biancoceleste.
Nella Lazio di Baroni tutti sono coinvolti e tutti sanno cosa fare. E l’olandese lo ha dimostrato
Sicuramente Noslin non è un attaccante classico, e già nella breve parentesi veronese Baroni gli ha fatto attraversare vari ruoli del fronte offensivo senza attribuirgliene uno con continuità. Al suo arrivo alla Lazio la gerarchia è stata più chiara, con il ragazzo che nella rosa è il vice di Zaccagni come ala sinistra ma che ieri si è ritrovato a fare la punta centrale per necessità e per scelta tecnica. Un’interpretazione del ruolo moderna e molto mobile, che comunque ha fruttato una tripletta che è stato un saggio sul senso della posizione e dello spazio. Due colpi di testa e un colpo a centro area e rifinire una grande azione corale, tre gol dove Noslin era al posto giusto e al momento giusto.
E che soprattutto sono la conferma di come la Lazio pur cambiando vari interpreti e anche contro un’altra big, non abbia snaturato il proprio gioco offensivo, verticale e di combinazioni. E come Baroni ha saputo per ora gestire e far girare la rosa e far sentire tutti importanti all’interno di un gioco che funziona e che esalta i singoli, chiunque essi siano.