Lazio, la società paga l’università ai suoi giovani calciatori che non diventeranno professionisti
Un’iniziativa importante per aiutare i giovani calciatori che dalla Primavera della Lazio non riescono a diventare professionisti.
Attraverso una scuola di formazione, la società vuole aiutare ragazzi e ragazze a trovare un lavoro anche fuori dal campo. E’ questo l’obiettivo dei biancocelesti attraverso la “Scuola di formazione post carriera SS Lazio”.
Il progetto
A circa 200 giovani calciatori, sia machi che femmine, sono stati illustrati gli obiettivi del progetto e sono state consegnate due borse di studio a copertura totale di tutte le lauree triennali per il secondo anno consecutivo. La scuola biancoceleste, dedicata ai settori giovanili dall’U15 all’U18 e alle squadre femminili, si prefigge soprattutto l’obiettivo di formare nuovi professionisti nell’ambito calcistico e sportivo. Si potranno così seguire corsi che porteranno ragazzi e ragazze ad essere arbitri, allenatori, preparatori atletici, psicologi o a lavorare in settori del marketing o di gestione finanziaria.
Le parole del presidente Claudio Lotito
Durante la conferenza in cui è stato presentato il progetto, non è mancato l’intervento del presidente della Lazio.
“Quando diventai presidente lanciai un motto: volevo un calcio ‘didascalico e moralizzatore’ perché credo che lo sport insegni davvero i valori fondamentali della società civile. Questo mi ha indotto ad utilizzare il mondo del calcio per costruire qualcosa. Io ho una grande responsabilità: la Lazio è una grande famiglia dove io sono il padre che ha l’obbligo di tutelare i membri e indirizzarli. L’uomo alla Lazio viene visto nella sua interezza. E in tal senso si inserisce questa scuola che possa essere frequentata in contemporanea con l’attività sportiva”.
Un progetto del genere è il primo in Italia e nasce dalla consapevolezza di alcuni dati.
Nel nostro Paese, infatti, solo il 45% dei giocatori delle giovanili diventa un professionista nel calcio dalla Serie A o in Lega Pro.
Partendo da questo dato, quindi, per la Lazio è nato il bisogno di creare questa scuola di formazione post carriera in collaborazione con l’università telematica Uninettuno, l’università Marconi e la banca Fucino. I corsi si terranno a Formello o, in alternativa, in modalità online.
La parole di Vito Cozzoli
Rivolgendosi ai ragazzi presenti alla presentazione del progetto anche Vito Cozzoli, presidente e amministratore delegato di sport e salute, ha voluto dire due parole.
“Fa piacere vedere tanti ragazzi perché sono un convinto sostenitore di questo bellissimo progetto. Il futuro dei giovani è una priorità per chi come Lotito guida la Lazio ma anche per sport e salute. Speriamo che possiate diventare tanti campioni. Non tutti ce la farete. Ma lo sport è soprattutto una scuola di vita che si deve completare con alcune competenze. Questo progetto riguarda quindi il futuro di tutti voi”.