Lazio, Klose: “Ricordi indelebili in biancoceleste, su Sarri…”

Klose Lazio

(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Miroslav Klose, ex attaccante della Lazio, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera. Di seguito le sue dichiarazioni.

Lazio, le parole di Klose al Corriere della Sera

Klose Lazio
(Photo by Carsten Harz/Getty Images)

FIGLI – “I miei figli sono laziali, anche se ora, a quasi 18 anni, giocano con la U19 del Monaco 1860. Essere a Roma è emozionante per me”.

MOMENTI CON LA LAZIO –A volte, scorrendo la galleria, rivedo le foto del mio periodo qui. Il legame che sento coi compagni con cui ho vinto la Coppa Italia nel 2013 contro la Roma resta, così come le emozioni che riaffiorano e l’affetto per la gente. Ho vissuto momenti che non scorderò mai”.

REJA – “Per me era qualcosa di nuovo e da calciatore il mio obiettivo era mettere in campo le idee dell’allenatore. All’epoca sapevo di essere in grado di fare più di quel che mi chiedeva. Andai da lui e gli esposi le mie idee. Ma Reja non era solo tattica. Lui parlava in faccia. Diceva apertamente e anche brutalmente se riteneva che qualcuno avesse fatto male. Umanamente dava tanto”.

Klose ricorda il rapporto con Pioli ed elogia Sarri

Klose Lazio
(Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

PIOLI E INZAGHI –Ho fatto una settimana di praticantato da Pioli. Alla Lazio con lui c’era grande intensità già negli allenamenti. E in campo si vedeva come si vede ora al Milan. Inzaghi si è migliorato molto nella tattica, nell’intensità, nella capacità di leggere le gare. Rispetto all’inizio ha fatto passi da gigante. Questo mi stimola perché dimostra che si può migliorare”.

TRADITI DA INZAGHI –Arrivati a un certo punto è comprensibile cercare nuove esperienze. Non ha preso una decisione contro la Lazio o i laziali. Ha pensato alla carriera. Penso però si debba essere sempre trasparenti. Quando si percepisce che si ha voglia di cambiare è giusto comunicarlo, alla società, ai calciatori e ai tifosi. Se si è chiari, nessuno si può arrabbiare”.

OBIETTIVO – “Allenare in Bundesliga. Ma non so quanto ci vorrà. Due anni prima di smettere di giocare ho capito che volevo restare in campoMi piacerebbe pure la serie A. Qui sono stato cinque anni, mi sono trovato bene. Lavorare da voi credo sia un obiettivo realistico per me”.

LAZIO DI SARRI –Quando ho tempo la guardo. Sarri mi piace molto, lo considero un ottimo allenatore. Dà input interessanti alla squadra, che poi li mette in campo. Però non lo conosco personalmente, quindi il giudizio è parziale”.