Lazio, Kamada: “Voglio giocare di più. Il mio club non è piccolo ma…”

Lazio, Kamada vuole giocare di più: l'intervista

Lazio, Kamada vuole giocare di più: l'intervista (Getty Images) - calcioinpillole.com

Daichi Kamada ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la vittoria del suo Giappone contro la Birmania. Importante focus sulla sua esperienza alla Lazio.

Daichi Kamada è tra i Nazionali che hanno lasciato Formello in questa sosta per prendere parte agli impegni della propria Nazionale. Lui ha affrontato ieri la Birmania col suo Giappone, gara vinta per 5-0 dagli asiatici e in cui Kamada ha contributo con una bellissima rete. Insomma, sta facendo il possibile per stupire Maurizio Sarri e convincerlo a concedergli più spazio. E’ proprio questa mancanza di minutaggio che sta recando una particolare insofferenza al giapponese, come da lui stesso dichiarato dopo la gara contro la Birmania ai microfoni di UltraSoccer. Di seguito le parole del centrocampista ex Eintracht.

Kamada: “Devo tornare a essere me stesso”

Kamada ha innanzitutto parlato della bella vittoria contro la Birmania per 5-0: “Sapevamo prima della partita che sarebbe stato così. È stata una gara complicata, diversa da una normale partita contro un paese forte. Ognuno di noi ha fatto quello che doveva fare e abbiamo continuato a lavorare duramente anche dopo i gol e questo è stato positivo per tutta la squadra. Sono contento di aver vinto. Era un avversario in parità, quindi volevo fare un tiro dalla media distanza. Volevo incidere, ma pensavo di non farcela. Se non segno mi sento sempre insoddisfatto. Sono contento di aver segnato un gol, indipendentemente dall’avversario che avevamo di fronte”.

Infine, Daichi si è concentrato sulla Lazio e sul percorso che sta facendo sotto la guida di Sarri. Non è completamente soddisfatto: “Ho bisogno di riconquistare la mia posizione nella mia squadra e di giocare di più. Il club in cui gioco non è assolutamente un piccolo club ma penso che se mantenessi i miei numeri la situazione cambierebbe anche in Nazionale. Devo tornare a essere me stesso, perché a volte va bene e a volte va male”.