Lazio, il calciomercato non decolla
ESCALANTE E REINA UNICI RINFORZI
Il calciomercato della Lazio, anno dopo anno, è sempre più imprevedibile, ma a due settimane dalla ripresa del Campionato, ancora tutto tace, almeno ufficialmente.
Un immobilismo solo apparente, perché è difficile pensare che Tare non proverà ad accontentare mister Simone Inzaghi nell’anno del ritorno in Champions League.
Di certo, la delusione per il mancato arrivo di David Silva, ha lasciato strascichi. Tifosi e giocatori si aspettavano una reazione immediata, ma il modus operandi del presidente Lotito non è cambiato.
Preso il centrocampista argentino Gonzalo Escalante (classe 1993), arrivato a scadenza dall’Eibar, già a gennaio, l’altro colpo è Pepe Reina (classe 1982), l’esperto portiere spagnolo in uscita dal Milan.
LE TRATTATIVE IN ENTRATA
Poco, decisamente poco per sostenere al meglio il doppio impegno. Gli obiettivi, del resto, erano chiari già alla ripartenza dello scorso campionato.
La Lazio ha bisogno di un esterno sinistro titolare, di un centrale mancino per far rifiatare Radu e di una quarta punta.
Sono queste le richieste di Simone Inzaghi, ed è su questi profili che Tare sta lavorando.
A sinistra, dovrebbe arrivare Mohaned Fares dalla Spal: l’accordo sembra a un passo da giorni, dopo settimane di trattative. Che, vista la concorrenza di Inter e Atalanta, hanno rischiato di saltare più volte. Si dovrebbe chiudere a 8 milioni di euro più due di bonus.
In attacco l’obiettivo è una torre: il nome giusto è quello dell’attaccante kosovaro Vedat Muriqi, del Fenerbache.
Ma con i turchi non è facile trattare. Il classe 1994, semisconosciuto fino a un anno fa, ha mercato, e l’asticella del prezzo giusto si alza di settimana in settimana. Potrebbe arrivare per una cifra che potrebbe superare i 20 milioni di euro.
I DUBBI E LA PAZIENZA
Sin qui, le certezze, o comunque le trattative di cui si ha notizia, per quanto mediaticamente sfiancanti, non solo per i tifosi.
Poi, ci sono i dubbi.
In difesa sembrava vicinissimo Marash Kumbulla, il classe 2000 del Verona che ha meravigliato nel suo primo anno in Serie A.
L’inserimento forte dell’Inter sembrava aver interrotto ogni contatto, ma ora che Marotta si è defilato, pare che Setti, presidente dell’Hellas, abbia chiamato Tare.
L’offerta della Lazio era ben lontana dalle richieste, forse eccessive, del club clivense (30 milioni di euro più bonus), ma da lì si ripartirà: 18 milioni di euro più André Anderson.
Difficile capire se arriverà un ulteriore rinforzo a centrocampo, così come se l’imminente uscita di Bastos comporti l’entrata di un altro difensore.
Più probabile l’arrivo di un altro attaccante, con le caratteristiche di Joaquìn Correa, se Felipe Caicedo dovesse lasciare i biancocelesti,
Per ora tutto tace, Simone Inzaghi si aspetta che Lotito accontenti le sue richieste, la piazza mugugna.
Ma il mercato della Lazio, in questi 16 anni, è sempre stato così: misurato, senza voli pindarici, di prospettiva.
Obiettivi che si raggiungono spendendo il meno possibile, e quindi trattando a oltranza, puntando su un mix di parametri zero, scommesse, giovani e giocatori da rilanciare.
Alla fine, il giudice è sempre il campo, ma – tolte Napoli, Atalanta e Milan – praticamente tutte, in Serie A, sono ancora impaludate nelle trattative in entrata ed in uscita.