La prima stagione di Maurizio Sarri alla Lazio si sta per concludere. Lunedì ci sarà la Juventus da affrontare a Torino, poi l’ultima in casa contro l’Hellas Verona. I biancocelesti sono in vantaggio di tre punti rispetto alle avversarie per qualificarsi alla prossima Europa League: un successo con i bianconeri darebbe la certezza matematica, altrimenti bisognerà aspettare la partita del 22 maggio per decretare chi andrà nella seconda competizione europea.
Sullo sfondo, però, il solito dubbio sul futuro del tecnico: il suo contratto scade nel 2023, con una clausola di rescissione valida solo per l’estero che deve essere esercitata dal tecnico entro la fine di maggio. La voglia è quella di continuare insieme, ma giustamente Sarri vuole garanzie sul mercato. Quest’anno si è fatto troppo poco in tal senso, i rinforzi che servono per la sua idea di gioco non ci sono stati e soprattutto c’è una difesa da rifondare.
La Gazzetta dello Sport rivela che l’incontro avvenuto a cena ieri sera tra Maurizio Sarri e Claudio Lotito è stato un incontro concreto e non più introduttivo come le scorse volte. Il rinnovo è ancora stato messo da parte, perché prima deve essere fatta chiarezza sulla programmazione tecnica per la prossima stagione: andranno via per scadenza di contratto Luiz Felipe, Strakosha, Leiva, con Radu e Patric in dubbio.
Lo spagnolo in realtà ha convinto in questa stagione, prendendosi i gradi di titolare: gli sarebbero stati offerti 4 anni da 1,2 milioni di euro. Tra i punti cardine c’è anche la volontà di avere voce in capitolo sulle scelte di mercato che saranno effettuate, senza sostituirsi ai dirigenti. Sembrerebbe che su questo punto Sarri e Lotito abbiano trovato un’intesa di massima. Dal punto di vista del mercato il tecnico avrebbe acconsentito a Romagnoli o Casale (non arriverebbero entrambi ovviamente), poi un terzino sinistro tra Emerson Palmieri o Parisi. Tanti i nomi in ballo, c’è da parlare anche del playmaker della squadra.