Lazio, Guendouzi si presenta: “Sarri mi ha spinto a venire qui”
Giornata di presentazioni in quel di Formello, dove al centro sportivo della Lazio il direttore sportivo Fabiani ha presentato i nuovi acquisti Luigi Sepe, Mandas e Mattéo Guendouzi. Proprio il centrocampista francese ha avuto un impatto molto positivo nella sua prima partita in Serie A, a testimoniare così la scelta azzeccata da Maurizio Sarri e dalla dirigenza biancoceleste.
Già nella giornata di ieri, ai canali ufficiali del club, l’ex Marsiglia aveva rilasciato alcune dichiarazioni: “La Lazio aveva un forte interesse nei miei confronti ed un progetto importante, ma è stata la presenza di un allenatore bravo come Sarri a spingermi a venire qui. Oltre all’aspetto umano condivido la stessa filosofia in campo e le stesse idee di gioco“. Di seguito le sue parole in conferenza stampa.
Le parole di Guendouzi: “Grazie alla Lazio e a Sarri, è un piacere essere qui”
“Essere qui è un piacere, ringrazio Sarri e tutte le persone che mi hanno voluto alla Lazio, è un grande orgoglio. Ho parlato con chi ha giocato qui e mi hanno detto che la Serie A è uno dei migliori campionati al mondo. Spero di giocare tanto, con questa squadra e questo allenatore possiamo fare grandi cose in questa stagione”.
“Sono venuto qui per restare tanti anni e vincere, ma soprattutto crescere con la squadra e a livello personale. Ho già giocato come regista, posso dare anche una mano davanti alla difesa, ma alla fine è Sarri che deciderà la mia posizione in campo”.
“Ho una personalità molto forte, difficilmente cambierò il mio modo di essere. A volte posso risultare esagerato in campo, ma fa parte della mia filosofia. Ho affrontato Sarri in Premier League, io ero all’Arsenal e lui al Chelsea, si vede che è uno che ha voglia di vincere sempre. Sul derby? Partita importantissima, ma ce ne sono altre prima, ci concentriamo su quelle”.
“Sono giovane, ma ho già giocato tante partite tra campionato e Europa, in campo posso far valere la mia esperienza. Già dai primi allenamenti con la Lazio mi sentivo bene, il mister mi ha fatto vedere dei video per capire la sua filosofia di gioco, per me è stato facile interpretarla”.