Lazio-Benevento 5-3 tra rigori e autogol: biancocelesti a -4 dalla Juve
La Lazio archivia la pratica Benevento con un sofferto 5-3 e prosegue la rincorsa al quarto posto. Secondo stop consecutivo per la formazione di Filippo Inzaghi: a sette giornate dal termine della Serie A, sono soltanto cinque i punti di distacco dal Cagliari terzultimo.
Lazio-Benevento: primo tempo
Bastano appena dieci minuti alla Lazio per sbloccare il risultato all’Olimpico: incursione in area di Immobile, conclusione a scavalcare Montipò e deviazione sfortunata di Depaoli, che manda nella propria porta. Dopo un consulto con il VAR per sospetta posizione di fuorigioco, l’arbitro Ghersini convalida la rete. Il capitano biancoceleste vuole lasciare il proprio nome sul tabellino dei marcatori e ci riesce al 21′ insaccando con dolcezza l’ottimo assist di Milinkovic-Savic. La Lazio ha il pieno controllo della partita e sfrutta ogni occasione a disposizione, come accade anche al 36′: Correa viene steso dal portiere giallorosso, chiede a Immobile di poter calciare il rigore e fa 3-0. La perfezione mostrata nei primi 45 minuti è macchiata dalla pregevole rete siglata da Sau a pochi istanti dal duplice fischio: il fantasista del Benevento rientra sul destro e disegna una traiettoria verso il palo lontano che si rivela imprendibile per Reina.
Lazio-Benevento: secondo tempo
L’entusiasmo del Benevento viene smorzato nuovamente nel secondo tempo da un altro autogol, questa volta propiziato da Montipò: il portiere è decisivo sul tocco morbido di Correa, bravo a completare uno scambio nello stretto con Immobile e ingannare l’avversario. È la giornata di autoreti e rigori. Al 55′ Ghersini indica il dischetto, sempre con l’ausilio delle immagini VAR, per un calcione all’addome di Gaich ai danni di Milinkovic-Savic, ma Immobile si fa neutralizzare da Montipò. Successivamente, al 61′, il contatto tra Glik e Acerbi sugli sviluppi di un calcio d’angolo porta il direttore di gara a concedere un altro penalty per il Benevento: Viola è infallibile e fa 4-2. I campani ci credono e realizzano un gol pesantissimo al 66′, ma anche questa volta è il VAR a indirizzare l’arbitro sulla strada giusta: Lapadula insacca su corner, ma durante l’azione è evidente la spinta di Caldirola. Festa rimandata all’85’, minuto in cui la Lazio manifesta enormi limiti psicologici e permette al Benevento di accorciare le distanze: Reina non può nulla sul colpo di testa di Glik. La sofferenza fisica della Lazio è spazzata via dalla doppietta di Immobile, che finalizza il contropiede di Luis Alberto al quinto minuto di recupero.