Lautaro: “Vedere i tifosi festanti è emozionante. Con Lukaku ci siamo capiti subito”

Lautaro: “Vedere i tifosi festanti è emozionante. Con Lukaku ci siamo capiti subito”

Foto Piero Cruciatti / LaPresse

Lautaro Martinez ha rilasciato una lunga intervista esclusiva a Sky Sport 24, a margine del programma 23. L’argentino ha in particolare parlato dello scudetto appena vinto e di Romelu Lukaku.

Lautaro e la vittoria dello scudetto

“Credo che la cosa più bella ed emozionante sia avere tanti punti di vantaggio sulla seconda. Questo vuol dire che abbiamo fatto un lavoro ottimo, importante: dopo tanti anni vedere festeggiare la gente prima della partita con la Sampdoria, o al fischio finale dell’Atalanta col Sassuolo. Queste sono le cose più emozionanti: vedi la gente che festeggia. L’arrivo sul pullman è stato bellissimo, è impossibile descrivere l’emozione. Quando siamo usciti dalla Champions League abbiamo parlato tanto di questa cosa. Rimaneva solo questo obiettivo, quindi dovevamo andare a vincere. Stiamo tutti i giorni qua a pensare cosa dobbiamo fare, a guardare le partite. Credo che questa sia stata la cosa più importante per noi, ce l’abbiamo fatta e siamo molto felici”.

Sulla Juventus

Juventus? Loro da nove anni vincono, quindi sarà importante andare là a giocare quella partita con lo scudetto nostro. Vincevano da nove anni, noi non vincevamo da dieci. Qual è il gol più importante dell’anno? Quello di Christian Eriksen a Crotone, che ha sbloccato la partita. Poi Achraf Hakimi ha raddoppiato, ma Eriksen ha deciso tutto”.

Lautaro sugli attaccanti

“L’attacco? L’abbiamo costruito dal primo giorno, da quando è arrivato Romelu Lukaku. Lui guardava le partite dell’Inter dall’anno prima che arrivasse qua, abbiamo parlato due-tre ore al primo allenamento. Parla un po’ spagnolo, ci siamo capiti subito, poi tutto il lavoro giorno dopo giorno con il mister e Alexis Sanchez. Dico sempre che c’è una gara fra tutti noi tre, perché in ogni allenamento cerchiamo di dare il massimo. Ognuno, quest’anno, ha fatto un altro step e questo è importante per la crescita dell’Inter e di questo gruppo. È importante avere questo vantaggio sulla seconda, vuol dire che l’Inter ha fatto bene le cose”.

Su Mauro Icardi

“Quando sono arrivato qua ho fatto adattamento i primi sei mesi. Era normale, arrivando dall’Argentina a un calcio nuovo e a un’altra lingua. Ho dovuto capire come si gioca a calcio qua e i compagni, credo che quest’anno sia stato importante per me: non ho perso nessuna partita, le ho giocate tutte. Anche il lavoro in fase difensiva mi ha fatto crescere, devo ringraziare tutti perché mi hanno dato una mano importante. Mauro Icardi? Abbiamo parlato, era contento. Mi ha dato una mano grandissima quando sono arrivato qua, per la lingua e altre cose dentro lo spogliatoio. Lui posso solo ringraziarlo, gli voglio sempre bene”.