Lautaro si sfoga: “Così non si va da nessuna parte. Senza motivazioni non puoi giocare nell’Inter”
Un film già visto più volte in questa stagione. Quella di un Inter incapace di dare continuità di prestazioni. Dopo una partita importante i nerazzurri puntualmente sbagliano la successiva. Questione di testa, certo, di un gruppo evidentemente non adatto a livello mentale per competere ad altissimi livelli. Il ko di Bologna ne è l’ennesima conferma. Una squadra apparsa spaesata nei primi 45′ di gioco e poi incapace di “azzannare” il match nella ripresa. Al termine della gara del Dall’Ara ai microfoni di Sky Sport si è presentato un amareggiatissimo Lautaro Martinez che non è riuscito a trattenere o a nascondere il malcontento per quanto mostrato in campo da tutto l’ambiente interista. Di seguito ecco le sue dichiarazioni.
Lautaro: “Mi sento di chiedere scusa a tutti i tifosi”
“Parlare a caldo subito dopo il match in alcune occasioni non è piacevole, ma io penso che oggi sia giusto farlo. Sono molto deluso, da tutto e da tutti, me compreso. In questo modo non andiamo da nessuna parte. Abbiamo fatto una grande partita in Champions League ed oggi abbiamo fatto una prestazione che non è all’altezza. Dobbiamo necessariamente alzare il livello perché torno a ripetere che così non si va da nessuna parte”.
“L’approccio alla partita è stato completamente sbagliato. Il discorso delle motivazioni è veramente incredibile perché io penso che se non hai motivazioni in una squadra come l’Inter allora non puoi giocare a calcio. Quello che penso e quello che dico non cambia in base al fatto se sono nello spogliataio o davanti al microfono: io sono sempre la stessa persona”.
“Il Bologna oggi ha fatto una grande partita. Il campo era brutto per entrambi, il clima era brutto per entrambi. Loro hanno fatto meglio di noi. Sono venuto qui anche per chiedere scusa a tutti i tifosi che sempre ci supportano e non meritano giornate come questa”.
“In questo momento la realtà è che siamo a -18 dal Napoli e giocando come abbiamo fatto oggi non andiamo da nessuna parte. Dobbiamo alzare il livello sia io che i giocatori che l’allenatore, tutti quanti”.